Nella metrica classica, la sinizesi indica la contrazione in un'unica sillaba di due vocali adiacenti. In italiano, le sequenze di fonemi che possono dare luogo a sinizesi sono ea, eo, ei, eu, ie, ua, ue, ui, uo ecc.[1]
Tale fenomeno, nella pronuncia corrente, è detto sineresi.
Parea, secondo la grammatica, ha tre sillabe, in questo verso ne ha due soltanto.
Un altro esempio:
All'interno di un verso, due vocali consecutive di solito sono considerate parti di una stessa sillaba: sono quindi dittonghi oppure iati (nel senso di due "vocali forti", non nel senso di due vocali separate da un accento) che formano sineresi; se c'è un caso di dieresi (che è il fenomeno opposto alla sineresi), si può segnalare con l'apposito segno diacritico, detto appunto dieresi. Viceversa, in fine di verso, due vocali formano sempre due sillabe metriche.
- Sinizesi (dal greco συνίζησις, lat. coniunctio): è la pronuncia di due vocali (appartenenti ad una sola parola) in una sola emissione di fiato: Πη-λη-ϊ-ά-δε-ω > Πη-λη-ϊ-ά-δε͜ω, Δι-ί > Δι͜ί. In tali casi, metricamente, due sillabe valgono per una.
- Sinizesi nel latino: si può verificare all'interno di una parola, o tra inizio e fine di due parole. All'interno di una parola si verifica tra due o più vocali consecutive che non costituiscono dittongo, e possono fondersi in una sola sillaba: dĕ-ō-rum, parola trisillaba, può essere talvolta sillabato deo-rum; analogamente de-in-de, può valere come un dein-de. A differenza che nella sinalefe è consuetudine pronunciare entrambe le vocali che si fondono in una sola sillaba. Quando la sinizesi avviene tra due parole separate, la vocale della prima finale cade sempre, e avviene la fusione con l'inizio di parola, in vocale, che segue.
Virgilio, Eneide, III, v. 373: atqu(e)‿haec deinde canit divin(o)‿ex ore sacerdos.
- ^ Beccaria, Lemma sinizesi.
- ^ L'esempio è tratto da Serianni, 2010, cit., p. 24.
- Gian Luigi Beccaria (a cura di), Dizionario di linguistica, Torino, Einaudi, 2004, ISBN 978-88-06-16942-8.
- Luca Serianni, Grammatica italiana, Torino, UTET-De Agostini, 2010, ISBN 978-88-6008-057-8.