Solanum sessiliflorum

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Cocona
Solanum sessiliflorum
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Lamiidi
OrdineSolanales
FamigliaSolanaceae
SottofamigliaSolanoideae
TribùSolaneae
GenereSolanum
SpecieS. sessiliflorum
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineSolanales
FamigliaSolanaceae
GenereSolanum
SpecieS. sessiliflorum
Nomenclatura binomiale
Solanum sessiliflorum
Dunal, 1814

La cocona (Solanum sessiliflorum Dunal) è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, originaria del Sudamerica.[1] Coltivata in vari paesi per il suo frutto di sapore gradevole, che può essere consumato fresco o usato per preparare succhi, nettari, marmellate, dolci.

Frutto di cocona

La cocona è una pianta dalla crescita rapida. Misura da 80 cm a 2 m di altezza. Gli steli sono cilindrici e ramificati vicino al suolo, con rami robusti e foglie semplici, alternate. Le fogli hanno margine ondulato o seghettato, con faccia superiore coperta di peluria dura e biancastra. L'infiorescenza è ascellare in racemi. I suoi fiori sono più grandi di quelli della patata, misurando 4-5 cm di diametro, e hanno una corolla con cinque petali di colore biancastro o leggermente giallo o verde chiaro.

Il frutto di colore giallo o rossiccio ha una forma che varia da quasi sferica o ovoidale e misura 4-12 cm in lunghezza e 3-6 cm in larghezza con un peso tra 24 e 250 g. La buccia è morbida e circonda la polpa o mesocarpo, spessa, gialla e acquosa.

Distribuzione e habitat

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La cocona è originaria di un'area che va dal Nicaragua al Sudamerica tropicale e cresce principalmente in climi tropicali umidi.[1]

La cocona richiede di temperature medie tra 18 e 30 °C, senza presenza di gelate, e con precipitazioni comprese tra 1.500 e 4.500 mm per anno. Beneficia di una ombra leggera durante i suoi primi stadi di sviluppo. Cresce in suoli acidi di bassa fertilità, così come in suoli neutri e alcalini di buona fertilità, con struttura argillosa o sabbiosa. Si trova coltivata in zone con altitudini da 0 fino i 1500 metri.

La propagazione avviene tanto in forma sessuale che vegetativa. La propagazione per seme è la metodologia più semplice; i frutti contengono di 1200-1400 semi per frutto con un peso totale di semi di 3,2 g. [2]

La produzione inizia ai sei mesi del trapianto, con fruttificazione continua durante uno a due anni. Le piante richiedono una buona radiazione solare durante il periodo di fruttificazione.

Succo di cocona

La cocona è coltivata per il consumo umano in Sudamerica (Brasile, Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela) a meno di 700 m di altitudine. La polpa del frutto si usa per fare succhi, nettari, marmellate, dolci e occasionalmente viene consumata fresca come ortaggio o preparata in sottaceti.[3]

La cocona può anche essere coltivata come pianta ornamentale da interni in zone più elevate e fredde, ma è molto sensibile agli acari dei ragni per il quale motivo non si deve mantenere ere in aria secca. Oltretutto è molto sensibile alle gelate.

Utilizzata nella preparazione di succhi e nettari, ha anche ha un alto potenziale per l'utilizzo nella preparazione di insalate. Può considerarsi il pomodoro dell'Amazzonia; preparato con peperoncino si usa in insalata o come contorno a cibi tipici nella giungla peruviana, come il tacacho con cecina.[4] D'altro lato, è possibile usare la cocona nella preparazione di marmellate dolci e gelatine, come se fosse una pesca.

I frutti sono deperibili. Possono conservarsi a temperatura ambiente, con buona aerazione e in ombra fino 5 giorni. La polpa può conservarsi in refrigerazione per tempo prolungato.

  1. ^ a b (EN) Solanum sessiliflorum Dunal | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 6 dicembre 2024.
  2. ^ COCONA (Solanum sessiliflorum Dunal): CULTIVO Y UTILIZACION (PDF), su otca.org.br (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  3. ^ Solanum sessiliflorum, su tropical.theferns.info.
  4. ^ (ES) La ruta del tacacho: Un viaje por la selva de cemento [INFOGRAFÍA], su peru21.pe.

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