Solfuro di manganese(II) | |
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Nome IUPAC | |
Solfuro di manganese(II) | |
Nomi alternativi | |
Solfuro di manganese | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | MnS |
Aspetto | polvere di colore rosa/rosso, verde o marrone |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 242-599-3 |
PubChem | 87809 |
SMILES | S=[Mn] |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 3.99 g/cm3 |
Solubilità in acqua | 0.0047 g/100 mL (18 °C) |
Temperatura di fusione | 1610 ˚C |
Indicazioni di sicurezza | |
Il solfuro di manganese(II) è un composto chimico di manganese e zolfo. Si trova in natura come minerale alabandite (isometrica), rambergite (esagonale) e la recentemente trovata browneite (isometrica, con struttura di tipo sfalerite, estremamente rara, nota finora solo da un meteorite)[1]
Il solfuro di manganese (II) può essere preparato facendo reagire un sale di manganese (II) (come il cloruro di manganese(II) - MnCl2) con solfuro d'ammonio ((NH4)2S) secondo la seguente reazione:
La struttura cristallina del solfuro di manganese (II) è simile a quella del cloruro di sodio.
Il colore rosa del solfuro di manganese(II) deriva probabilmente da uno scarso accoppiamento tra gli orbitali di manganese non occupati a più bassa energia, con conseguenti stati discreti piuttosto che una banda delocalizzata. Pertanto, la transizione elettronica da banda a banda a energia più bassa richiede fotoni di energia molto elevata, cioè nell'ultravioletto.