Songs the Lord Taught Us album in studio | |
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Artista | The Cramps |
Pubblicazione | 1980 |
Durata | 37:53 |
Genere | Garage punk Psychobilly Punk blues[1] |
Etichetta | Illegal Records (UK) I.R.S. Records (US) |
Produttore | Alex Chilton |
Registrazione | Sun Studio, Memphis |
The Cramps - cronologia | |
Recensione | Giudizio |
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Robert Christgau | B-[2] |
Piero Scaruffi | [3] |
AllMusic | [4] |
OndaRock | Pietra miliare[5] |
Songs the Lord Taught Us è il primo album ufficiale della band garage punk statunitense The Cramps. Prodotto da Alex Chilton, fu pubblicato nel 1980 dalla Illegal Records in Gran Bretagna e dalla I.R.S. Records negli Stati Uniti.
Per la sua rielaborazione in chiave punk rock del rockabilly delle origini e per l'immaginario horror è considerato importante per la nascita del genere psychobilly.[6]
Per la registrazione dell'album viene scelto il celebre Sun Studio di Sam Phillips a Memphis, dove erano stati incisi i primi successi di Elvis Presley, Carl Perkins, Johnny Cash, e Jerry Lee Lewis negli anni cinquanta. Il budget stanziato per le sedute di incisione è di 10,000 dollari.[7] La produzione viene affidata a Alex Chilton, famoso per aver cantato nei Box Tops negli anni sessanta e successivamente con i Big Star. Il disco è costituito da tredici tracce, di cui otto brani originali (che comunque rimandano in maniera evidente ad altre oscure hit di vecchi gruppi misconosciuti); Sunglasses after Dark, una versione cantata del brano strumentale Fatback di Link Wray, e cinque cover: Rock on the Moon di Jimmy Stewart, Strychnine dei Sonics, Tear It Up di Johnny Burnette, e Fever, celebre nella versione di Elvis Presley.
Tutte le tracce sono state scritte da Lux Interior e Poison Ivy eccetto dove indicato.