Soroseris Stebbins, 1940 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico George Ledyard Stebbins (1906-2000) nella pubblicazione " Memoirs of the Torrey Botanical Club" ( Mem. Torrey Bot. Club 19(3): 27) del 1940.[3]
Habitus. Le specie di questo gruppo sono piante nane perenni e rosulate (e spesso acaulescenti) degli habitat alpini; contengono latice.[4][5][6][7][8][9]
Fusto. Gli scapi fiorali sono cavi e afilli; possono originare direttamente dal rizoma. In alcuni casi i fusti sono ramificati. Le radici in genere sono di tipo fittonante. Spesso, alla base delle piante, è presente un robusto germoglio a rosetta sotterranea con foglie squamose.
Foglie. Le foglie formano delle rosette radicali con lamine intere o dentate oppure roncinato-pennatofide. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno e spesso sono abbraccianti il caule stesso.
Infiorescenza. L'infiorescenza è composta da numerosi capolini terminali con corti peduncoli. I capolini, aggregati in larghe sinfiorescenze emisferiche o cilindriche, solamente di tipo ligulifloro, sono formati da un involucro composto da diverse brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori ligulati. L'involucro ha una forma da strettamente cilindrica a (raramente) campanulata ed è formato da 2 - 3 serie di brattee. Solitamente le due serie di brattee non sono uguali: la serie interna è eretta con forme lanceolate, mentre quella esterna può essere patente; raramente le brattee sono connate alla base. Il ricettacolo è piano e nudo (senza pagliette a protezione della base dei fiori).
Fiori. I fiori, (da 4 a 25 per capolino) tutti ligulati, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, fertili e zigomorfi.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno delle forme oblunghe (subcompresso) apicalmente contratte; la superficie può essere trasversalmente tubercolata. Sono presenti 5 coste principali più da 1 a 4 coste secondare. Il pappo, giallo o bianco, è setoloso (setole scabre/barbate) e caduco.
La distribuzione è montana dell'Asia centrale (Himalaya e Cina).[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]
Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù Crepidinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Crepidinae fa parte del "quarto" clade della tribù; in questo clade è in posizione "centrale" vicina alle sottotribù Chondrillinae e Hypochaeridinae.[8]
I caratteri più distintivi per questa sottotribù (e quindi per i suoi generi) sono:[7]
La sottotribù è divisa in due gruppi principali uno a predominanza asiatica e l'altro di origine mediterranea/euroasiatica.[8] Da un punto di vista filogenetico, all'interno della sottotribù, sono stati individuati 5 subcladi. Il genere di questa voce appartiene al subclade denominato " Dubyaea-Nabalus-Soroseris-Syncalathium clade".[9] Questo subclade, nell'ambito della sottotribù, occupa il "core" della sottotribù ed è inserito in una politomia formata dai subcladi Ixeris-Ixeridium-Taraxacum e Garhadiolus-Heteracia. Il clade, che comprende nove generi: Dubyaea, Hololeion, Nabalus, Syncalathium, Sinoseris, Sonchella, Soroseris, Mojiangia e Spiroseris è fondamentalmente asiatico.[9]
Nel clade Dubyaea-Nabalus-Soroseris-Syncalathium il genere Sonoseris occupa una posizione intermedia, probabilmente nidificato all'interno del genere Dubyaea. [La precedente configurazione filogenetica è basata sull'analisi di alcune particolari regioni (nrITS) del DNA; analisi su altre regioni (DNA del plastidio) possono dare dei risultati lievemente diversi.][17]
I caratteri distintivi per le specie del genere di questa voce sono:[7]
Il numero cromosomico della specie è: 2n = 16 (specie diploidi - raramente tetraploidi).[7]
Questo genere ha 8 specie:[2]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]