StaySolidRocky

StaySolidRocky
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereTrap
Periodo di attività musicale2016 – in attività
EtichettaColumbia

StaySolidRocky, pseudonimo di Darak Figueroa (San Antonio, ...), è un rapper e cantautore statunitense.

È meglio noto per il suo singolo del 2019 Party Girl che, dopo essere diventato virale sulla piattaforma di TikTok, ha fatto il suo ingresso nella Billboard Hot 100 statunitense.[1]

Darak nasce a San Antonio, Texas, dove viene cresciuto dalla madre, a sua volta anche lei una rapper.[2] Più avanti con l'età si trasferisce dal padre in Richmond, Virginia, ed è lì che inizia a fare musica. Durante gli anni del liceo pubblica diversi freestyle su Instagram che lo portano ad accrescere la sua fanbase.

La fama arriva tra il 2019 e il 2020, con la pubblicazione del video di Party Girl:[3] il brano diventa subito popolare grazie ad una challenge sulla piattaforma TikTok ed entra nelle classifiche di 15 paesi, inclusa la statunitense Billboard Hot 100 e la Official Singles Chart britannica. Subito dopo infatti Rocky inizia a lavorare con l'ex manager di XXXTentacion e firma un contratto con Columbia Records, con la quale inizia a progettare il suo album di debutto.[4][1]

StaySolidRocky è cresciuto ascoltando Lil Wayne. Una volta iniziato a far musica ha ampliato il suo background sentendo i dischi di Youngboy Nba, Kodack Black e Kevin Gates.[3]

  • 2020 – Fallin'
  1. ^ a b (EN) Trevor Anderson, StaySolidRocky Gets First Billboard Hot 100 Hit With 'Party Girl', su Billboard, 8 maggio 2020. URL consultato l'8 giugno 2020.
  2. ^ (EN) Tommy Rodriguez, StaySolidRocky: The Rapper Behind Hit Single "Party Girl", su BLEU, 30 maggio 2020. URL consultato l'8 giugno 2020.
  3. ^ a b (EN) Carl Lamarre, Nine Things To Know About 'Party Girl' Star StaySolidRocky, As Explained By the Rapper Himself, su Billboard, 19 maggio 2020. URL consultato l'8 giugno 2020.
  4. ^ (EN) Stay Solid Rocky, su celebpie.com, Celebpie, 26 aprile 2020. URL consultato l'8 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2020).

Collegamenti esterni

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