Il termine inglese stressor, in italiano stressore[1], si riferisce a stimoli di diversa natura che portano l'organismo e la psiche allo stress[2]. Essi possono essere fisici (uno shock elettrico, l'esposizione al freddo o a caldo eccessivo, ecc…), ambientali-culturali (rumori, traffico, vicini di casa, sport pesanti), metabolici (riduzione dei livelli glicemici), psicologici (un colloquio di lavoro o una prova d'esame), affettivi (un evento di perdita o lutto), alimentari (caffeina).
Gli appartenenti alle Forze dell'Ordine, è una delle tante categorie soggetta a questo fenomeno. Il saper riconoscere e gestire questi fattori è importante per prevenire un disagio psicologico. È importantissimo identificare la fonte di stress in modo da fronteggiare i problemi[3].
Si distinguono fra stressor benefici, che generano il cosiddetto eustress (dal greco eu che significa "bene") e che danno tono e vitalità all'organismo, inducendo il livello nervoso alla produzione di catecolammine (adrenalina e noradrenalina) e il sistema endocrino all'attivazione e all'azione degli ormoni corticosteroidi, e stressor nocivi, che generano il cosiddetto distress (dal greco dys che significa "in peggio") e che possono portare ad un abbassamento delle difese immunitarie oltre ai primari campanelli di allarme (ansia, tensione, insonnia, ecc.).[4]
Oltre alla natura dell'agente stressante sono molto importanti anche l'intensità, la frequenza e la durata dello stimolo; stressor troppo potenti, frequenti e prolungati sono in grado di superare la possibilità di resistenza dell'organismo, (ricordando comunque che il livello di resistenza è prettamente soggettivo) e di portare l'individuo allo stress cronico e alle malattie a esso associate.
Il trattamento tipico prevede l'elaborazione e la realizzazione di strategie atte a diminuire il numero degli agenti stressanti. Per attuare questo, è possibile intervenire su eventi esterni, ambientali e sociali. Basti pensare alla quantità di agenti che sono disseminati lungo il cammino della vita quotidiana di ognuno di noi. Conviene quindi individuare gli stressor e riorganizzare la propria vita cercando di ridurne la quantità.[4]