Tabanıyassi Mehmed Pascià | |
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Gran visir dell'Impero ottomano | |
Durata mandato | 18 maggio 1632 – 2 febbraio 1637 |
Monarca | Murad IV |
Predecessore | Topal Recep Pascià |
Successore | Bayram Pascià |
Beilerbei d'Egitto | |
Durata mandato | 1628 – 1630 |
Predecessore | Bayram Pascià |
Successore | Koca Musa Pascià |
Tabanıyassi Mehmed Pascià letteralmente Mehmed Pascià Piedi piatti (Drama, 1589 – Costantinopoli, 2 febbraio 1637) è stato un politico ottomano di origine albanese. Fu Beilerbei dell'Eyalet d'Egitto dal settembre 1628 all'ottobre 1630.[1] Ha servito come Gran Visir dal 18 maggio 1632 al 1637 sotto il sultano Murat IV. Durante i primi anni del suo mandato, ebbe il sostegno del sultano grazie al suo servizio nella campagna nell'Iran nordoccidentale (nota come Campagna di Revan). Tuttavia, dopo il ritorno del sultano a Costantinopoli, Mehmed Pascià non è riuscito a difendere il forte di Revan (l'odierna Erevan) dal contrattacco persiano e il sultano lo licenziò dal suo incarico. Negli ultimi anni della sua vita fu nominato governatore di Silistra. Nel 1637, Murat IV divenne sospettoso nei confronti di Mehmed Pascià e lo accusò di aver tentato di iniziare una rivolta in alcune parti dell'Impero. Il sultano lo imprigionò prima nella fortezza di Yedikule e poi lo giustiziò, facendolo annegare, il 2 febbraio 1637.[2]