Tala comunità | |
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(EL) Τάλα (Tala) | |
Localizzazione | |
Stato | Cipro |
Distretto | Paphos |
Territorio | |
Coordinate | 34°50′10.74″N 32°25′51.49″E |
Altitudine | 289 m s.l.m. |
Superficie | 9,24 km² |
Abitanti | 2 695[1] (2011) |
Densità | 291,82 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 8577 |
Fuso orario | UTC+2 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Tala (in greco Τάλα?) è una comunità (in greco κοινότητα?, koinótita) e un grande villaggio nel distretto di Paphos a Cipro. Molti non ciprioti (soprattutto britannici) si sono trasferiti permanentemente o hanno una residenza estiva qui.
Nel 2011 Tala aveva 2 695 abitanti.
Tala è situata 6 km a nord di Pafo, a 290 metri sul livello del mare.[2][3]. Il villaggio riceve una piovosità media annua di circa 520 millimetri.
La data di fondazione del villaggio è ignota, ma esso fu menzionato per la prima volta in un catalogo veneziano del 1523.[4] Durante il dominio dei Lusignano era un feudo delle famiglie latine dei Flutroni e dei D'Avila, e prese il nome da una corruzione del nome della famiglia D'Avila .[4]
Durante la lotta di liberazione del 1955-1959 contro gli inglesi, il combattente Miltiades Stylianou, leader del gruppo locale dell'EOKA, cadde presso Tala.[5]
Entro i confini della comunità è situato il monastero di Agios Neophytos, fondato da San Neofito di Cipro, il quale vi soggiornò dal 1159 sino alla morte.[6] La filantropa e benefattrice Xena Canter, benemerita della lotta di liberazione, nacque a Tala.[7] Tala è il villaggio ancestrale del cantante Cat Stevens. Suo padre, Stavros Georgiou, nacque qui nel 1900. Tala è anche il luogo di nascita di Chrysostomos II di Cipro, l'attuale arcivescovo di Cipro.
Nel suo libro 'Historic Cyprus' (seconda edizione del 1947), Rupert Gunnis (all'epoca ispettore delle antichità dell'isola) scrisse:
«La chiesa di Santa Caterina è un edificio grande e ben costruito in stile bizantino, con una cupola centrale. Il nartece è stato aggiunto più tardi. Circa un anno fa due porte completamente inutili sono state forate nel muro sud. Ci sono notevoli resti di affreschi sul muro ovest, soprattutto del Giudizio, e anche tre teste di animali con acqua che sgorga dalle loro bocche, che rappresentano le fonti di tre fiumi, forse il Giordano, il Tigri e l'Eufrate. I Vangeli e gli oggetti di metallo prezioso sono russi. A circa un miglio dal villaggio ci sono le rovine di una grande chiesa dedicata a San Giorgio. Le tombe dei fondatori rimangono sulle pareti nord e sud, con tracce di pittura sui loro archi.»
Il monastero di Agios Neophytos, fondato dal santo omonimo, è situato 1 km a nord del villaggio.
Nella regione si coltivano viti (varietà di uva da vino e da tavola), agrumi (aranci, limoni), carrube, ulivi, mandorli e noci, cereali, piante da foraggio, verdure e qualche banano. Per quanto riguarda l'allevamento, esso è limitato.[8][9]