Tateoka Dōshun

Tateoka Dōshun[1] (楯岡ノ道順?; fl. XVI secolo) è stato un ninja di Iga del periodo Sengoku. È noto anche come Igasaki Dōshun[2] o Igasaki Dōjun (伊賀崎道順?).[3]

Nel 1558, durante l'assedio di Sawayama Tateoka Dōshun e suoi 48 uomini (tra cui quattro ninja Kōga) entrarono nel castello di Sawayama con l'uso del bakemono-jutsu (tecnica fantasma) di fabbricare lanterne di carta con l'emblema del nemico. Vestiti come samurai e portando le lanterne entrarono senza problemi nel castello dandolo successivamente alle fiamme e permettendo così a Rokkaku Yoshikata di lanciare un assalto e conquistare Sawayama[4].

La stessa tecnica fu usata anche dal clan Matsudaira durante l'assedio del castello di Kaminogō nel 1562.[2] Esiste un racconto popolare sulla morte di Tateoka Dōshun; pare che Tokugawa Ieyasu fece assassinare Dōshun da Hattori Hanzō durante la battaglia di Komaki e Nagakute per aver dato informazioni al clan Toyotomi.

  1. ^ Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Tateoka" è il cognome.
  2. ^ a b Joel Levy , Ninja: The Shadow Warrior
  3. ^ Stephen K. Hayes, The Mystic Arts of the Ninja
  4. ^ Stephen Turnbull, Ninja: AD 1460-1650[collegamento interrotto], University Park, Ill., Osprey, 2003, p. 43, ISBN 1-84176-525-2. URL consultato il 3 settembre 2011.