Tecnobrega | |
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Origini stilistiche | musica elettronica, calypso, musica pop, forró |
Origini culturali | anni 2000, Pará |
Strumenti tipici | chitarra elettrica, sintetizzatore, drum machine |
Popolarità | alta in Brasile |
Generi derivati | |
Arrocha |
La tecnobrega o tecnomelody[1] è un genere musicale nato nel Pará, in Brasile, negli anni 2000. La tecnobrega fonde pop, musica elettronica e musica tradizionale brasiliana.
La tecnobrega venne inventata nel 2002 dai Banda Tecno Show che, sfruttando i rapidi riff di chitarra della tradizione brega e sonorità elettroniche, mescolavano generi musicali popolari del nord del Brasile (carimbó e brega pop) con sonorità pop, elettroniche e forró.[1] Proprio per tali ragioni, il genere venne nominato "tecnobrega" in quanto fondeva elementi un tempo considerati "moderni" e "sofisticati" (tecno) ad altri giudicati invece "regionali" e "sdolcinati" (brega).[1]
Il genere ebbe un crescente successo in tutto il Brasile come confermò l'arrivo di artisti come i Banda AR-15, i Banda Ravelly, Viviane Batidão, gli Xeiro Verde e gli Eletro Batidão.[1] Sebbene non siano tutti concordi nel considerarli un gruppo tecnobrega, degni di menzione sono anche i Banda Djavú, che divennero fra i più noti esponenti del genere nel sud del Paese grazie a canzoni come Me Libera e Não Desligue o Telefone.[2]
Negli anni 2010, la cantante Gaby Amarantos, soprannominata la "Beyoncé del Pará" e ricordata per la sua militanza nei Banda Tecno Show, iniziò una carriera solista di successo, facendo anche conoscere la tecnobrega con le sue apparizioni al programma televisivo Domingão do Faustão.[3] Ex Mai Love, una delle tracce più note di Amarantos, fu la prima traccia tecnobrega ad essere utilizzata come tema di apertura di una trasmissione televisiva (Cheias de Charme).[4]
Nel 2011 Simão Jatene presentò una proposta di legge per rendere la tecnobrega patrimonio culturale del Pará. Tale legge venne approvata due anni dopo dall'Assemblea Legislativa del Pará.[1][5][6]
Importanti per il genere sono i Banda Uó, scritturati dalla Deckdisc, che si promuovono con videoclip diretti da celebri registi e premiati agli MTV Video Music Brasil nel 2011. In seguito, i Banda Uó pubblicarono diversi album che contribuirono a popolarizzare lo stile.[7] Fra gli altri artisti tecnobrega del periodo vi è Pabllo Vittar, che ebbe un certo successo grazie al singolo Corpo sensual (2017).[8][9]