in botanica si usa come nome del tegumento interno dei semi, quando sono avvolti da un duplice involucro.
in zoologia si usa per indicare diverse strutture rigide di rivestimento degli animaliinvertebrati, come la parte superiore della teca di alcuni echinodermi, le ali superiori di alcuni insetti omotteri o le ali anteriori degli ortotteriacrididi, che nei maschi fanno parte dell’organo stridulatore; contro le loro venature vengono sfregati i tubercoli che rivestono il femore.
Da non confondere con tègmine, che si riferisce alle ali coriacee degli insetti ortotteri, dette più comunemente elitre o pseudoelitre[2]