Teodoro González de León (Città del Messico, 29 maggio 1926 – 16 settembre 2016) è stato un architetto e pittore messicano, autore di numerose opere e spazi contemporanei della sua città.
Ha studiato presso la Scuola nazionale di architettura dell'Università nazionale autonoma del Messico. Dal 1942 al 1947 ha lavorato con Carlos Obregón Santacilia, Carlos Lazo e Mario Pani. Ha partecipato al progetto della Città Universitaria dell'UNAM insieme a Enrique Molinar e Armando Franco.
Grazie ad una borsa di studio del governo francese, ha trascorso 18 mesi nello studio di Le Corbusier, dal 1947, dove ha lavorato anche all'Unité d'Habitation a Marsiglia. La maggior parte del suo lavoro è concentrato a Città del Messico, da decenni in collaborazione con Abraham Zabludovsky (1924-2003), in importanti progetti per la società.
Architetto di fama internazionale è stato coerente con una visione ampia del Movimento Moderno, convinto della bellezza dell'astrazione. Autore di molte opere di grandi dimensioni, celebre per l'utilizzo di blocchi di cemento scolpito di stampo minimalista nel quale impose un marchio evidente, alcuni definendolo brutalista. Fondatore di una corrente di pensiero architettonico utilizzato in Messico sulla base di onestà materiale, semplicità nella composizione e di astrazione. I suoi lavori si ispirano e citano spesso i grandi esempi dell'architettura pre-ispanica conservate nei siti di Teotihuacan e di Monte Albán.
È stato sposato con la poetessa e traduttrice Ulalume González de León, con la quale ha avuto tre figli.[1]
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