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La terlipressina, o triglicil-lisin-vasopressina, è un precursore della vasopressina, ed è un derivato sintetico che differisce da quest'ultima per la presenza nella catena terminale di tre molecole di glicina.
È venduta sotto forma di soluzione iniettabile già pronta o come polvere e solvente.
A seguito di somministrazione per via endovenosa terlipressina viene metabolizzata con scissione delle tre molecole di glicina, formando la lisinvasopressina.[1]
Il metabolismo comporta una graduale liberazione dell'ormone attivo (la vasopressina) il quale a sua volta determina vasocostrizione del letto vascolare splancnico, provocando aumento di resistenza al flusso ematico intestinale e riducendo la pressione venosa portale.[2][3]
La terlipressina si caratterizza per una durata di azione che varia tra le 4 e le 6 ore, decisamente più lunga se confrontata con i 20-40 minuti della forma attiva, vasopressina.
Terlipressina è utilizzata come farmaco per il trattamento di emorragie da varici esofagee[5][6][7][8] e nella prevenzione di eventuali emorragie conseguenti a interventi di sclerotizzazione intravaricosa esofagea.
Viene inoltre utilizzata nel trattamento della sindrome epatorenale di tipo 1 in quanto si è dimostrata efficace nel ridurre la mortalità e migliorare la funzionalità renale.[12][13][14]
Ulteriori controindicazioni (relative) sono l'ipertensione arteriosa grave, l'insufficienza coronarica, aritmie cardiache in atto oppure una storia di pregresso infarto del miocardio.
Per il trattamento di varici esofagee sanguinanti si somministrano 2 mg per via endovenosa in bolo lento ogni 4-6 ore fino ad ottenere l'arresto della emorragia. Il trattamento dovrebbe essere prolungato fino ad un massimo di 24 ore.
In caso di trattamento preventivo delle emorragie da sclerotizzazione intravaricosa esofagea si somministrano per via endovenosa 2 mg di farmaco, sempre in bolo lento, entro 30-60 minuti dal programmato intervento sclerosante.
^ ML. Forsling, LA. Aziz; M. Miller; R. Davies; B. Donovan, Conversion of triglycylvasopressin to lysine-vasopressin in man., in J Endocrinol, vol. 85, n. 2, maggio 1980, pp. 237-44, PMID 7400711.
^ G. Nilsson, P. Lindblom; M. Ohlin; R. Berling; E. Vernersson, Pharmacokinetics of terlipressin after single i.v. doses to healthy volunteers., in Drugs Exp Clin Res, vol. 16, n. 6, 1990, pp. 307-14, PMID 2086166.
^ JG. Freeman, I. Cobden; AH. Lishman; CO. Record, Controlled trial of terlipressin ('Glypressin') versus vasopressin in the early treatment of oesophageal varices., in Lancet, vol. 2, n. 8289, Jul 1982, pp. 66-8, PMID 6123808.
^ C. Söderlund, Vasopressin and glypressin in upper gastrointestinal bleeding., in Scand J Gastroenterol Suppl, vol. 137, 1987, pp. 50-5, PMID 2892263.
^ F. Fabrizi, V. Dixit; P. Messa; P. Martin, Terlipressin for hepatorenal syndrome: A meta-analysis of randomized trials., in Int J Artif Organs, vol. 32, n. 3, Mar 2009, pp. 133-40, PMID 19440988.
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^ JE. Oh, JS. Ha; DH. Cho; GJ. Yu; SG. Shim, [A case of ischemic skin necrosis after glypressin therapy in liver cirrhosis]., in Korean J Gastroenterol, vol. 51, n. 6, Jun 2008, pp. 381-4, PMID 18604141.