The Boy from Stalingrad | |
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Titolo originale | The Boy from Stalingrad |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1943 |
Durata | 69 min. |
Dati tecnici | B/N |
Genere | guerra, drammatico |
Regia | Sidney Salkow, Tay Garnett (non accreditato) |
Soggetto | Robert Arden, Robert Lee Johnson |
Sceneggiatura | Ferdinand Reyher |
Produttore | Colbert Clark |
Fotografia | L. William O'Connell |
Montaggio | Mel Thorsen |
Musiche | Gregory Stone (non accreditato) |
Interpreti e personaggi | |
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The Boy from Stalingrad è un film del 1943 diretto da Sidney Salkow e Tay Garnett (non accreditato).
Protagonisti sono un gruppo di attori bambini statunitensi: Bobby Samarzich, Conrad Binyon, Mary Lou Harrington, Scotty Beckett, Steven Muller e Donald Mayo.[1]
È un film atto a mostrare al pubblico americano gli alleati russi nel pieno del conflitto bellico mondiale, sulla linea di analoghe pellicole prodotte in quegli stessi anni negli Stati Uniti: Mission to Moscow (1943), Three Russian Girls (1943), Fuoco a oriente (The North Star, 1943), Tamara figlia della steppa (Days of Glory, 1944), Song of Russia (1944) e Counter-Attack (1945). Nel dopoguerra, nel mutato clima della guerra fredda, queste pellicole divennero fonte di non poco imbarazzo, per essere quindi "riscoperte" solo in tempi recenti.[2]
Durante la seconda guerra mondiale un gruppo di bambini russi decidono di provare a ritardare per quanto possibile l'avanzata dell'esercito tedesco verso Stalingrado. I bambini sopravvivono con ingegno e riescono persino a sabotare un carro armato tedesco. Alla fine catturano anche un maggiore tedesco, ma ciò provoca una dura reazione e un certo numero di loro viene ucciso dai soldati tedeschi.
Il film fu prodotto negli Stati Uniti da Columbia Pictures.
Il film fu distribuito da Columbia Pictures nelle sale americane il 20 maggio 1943.[3]