The Broadsword and the Beast

The Broadsword and the Beast
album in studio
ArtistaJethro Tull
Pubblicazione10 aprile 1982
Durata38:46
Dischi1
Tracce10
GenereRock progressivo
Progressive folk
EtichettaChrysalis (Regno Unito; autodistribuito)

Chrysalis/ distribuzione RCA (Italia)

ProduttoreIan Anderson, Paul Samwell-Smith
Registrazione1981-1982, Maison Rouge, Londra, Inghilterra
NoteRistampato nel 2005 con 8 bonus tracks
Certificazioni
Dischi d'argentoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[1]
(vendite: 60 000+)
Jethro Tull - cronologia
Album precedente
(1980)
Album successivo
(1984)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic
(1982)
AllMusic
(2005)
Rolling Stone
Progarchives
George Starostin[2]

«So stand as one defiant yes, and let your voices swell. Stare that beastie in the face and really give him hell.»

«I see a dark sail on the horizon set under a black cloud that hides the sun.»

The Broadsword and the Beast è un album della band progressive rock inglese Jethro Tull, pubblicato nel 1982.

The Broadsword and the Beast (noto anche semplicemente come Broadsword) nacque in un certo senso come risposta da parte di Ian Anderson alle critiche negative ricevute per il precedente album, A. Effettivamente i fans di vecchia data non apprezzarono particolarmente il radicale cambio di suono di quel disco, allontanatosi forse eccessivamente dagli ormai classici e tradizionali elementi che resero celebre la band nei primi anni settanta. Fu necessario un nuovo cambio, seppur parziale, all'interno dei membri del gruppo. Alla batteria si segnala l'arrivo di Gerry Conway mentre alle tastiere è di assoluto rilievo l'entrata in scena di Peter-John Vettese che contribuirà non poco alla realizzazione del nuovo album. L'album ha avuto tuttavia una storia complicata: durante le sessioni al Maison Rouge Studio (lo studio di registrazione fondato da Ian Anderson basato sul Maison Rouge Mobile Studio con il quale il gruppo registrò a metà anni '70 Minstrel in the Gallery e Too Old to Rock 'n' Roll: Too Young to Die!), durate per tutto il 1981 il complesso realizzò una mole enorme di canzoni, tale da renderne quasi impossibile la pubblicazione su vinile. Soltanto una scelta casuale della tracklist permise di uscire dall'impasse e di distribuire il nuovo lavoro del gruppo di Anderson.

Nel 2005 è uscita una nuova versione di Broadsword contenente ben 8 tracce bonus, tralasciate nella versione in vinile per ovvie ragioni di spazio.

Dopo essere stato annunciato con un anno e mezzo di anticipo, il 1º settembre 2023 è uscito un cofanetto speciale per celebrarne il quarantesimo anniversario: The 40th Anniversary Monster Edition, contenente tre CD con le sessioni complete dell'album remixate da Steven Wilson, altri due che documentano un concerto del 1982 a Friburgo in Brisgovia e tre DVD.

Tutte le canzoni sono state scritte da Ian Anderson, con materiale aggiuntivo di Peter-John Vettese.[3]

  1. Beastie – 3:58
  2. Clasp – 4:18
  3. Fallen on Hard Times – 3:13
  4. Flying Colours – 4:39
  5. Slow Marching Band – 3:40
  6. Broadsword – 5:03
  7. Pussy Willow – 3:55
  8. Watching Me Watching You – 3:41
  9. Seal Driver – 5:10
  10. Cheerio – 1:09
    • Bonus track aggiunte nella rimasterizzazione del 2005:
  11. Jack Frost and the Hooded Crow – 3:22
  12. Jack A Lynn – 4:40
  13. Mayhem Maybe – 3:06
  14. Too Many Too – 3:28
  15. Overhang – 4:29
  16. Rhythm in Gold – 3:08
  17. I Am Your Gun – 3:19
  18. Down at the End of Your Road – 3:31
  • I simboli runici intorno ai bordi della copertina vengono da un sistema di rune usato da J. R. R. Tolkien nel Signore degli Anelli. Le parole sono, tuttavia, in inglese: il testo di apertura di Broadsword ("I see a dark sail on the horizon, set under a black cloud that hides the sun. Bring me my broadsword and clear understanding. Bring me my cross of gold as a talisman").
  • Nella versione originale i due lati si chiamano rispettivamente come le canzoni d'apertura (Beastie e Broadsword).
  • Nella canzone d'apertura, Beastie, un verso recita if you wear a warmer sporran (traducibile in se indossi uno sporran più caldo). Il warmer sporran è un possibile riferimento allo strumentale Warm Sporran, quinta traccia dell'album Stormwatch del 1979, a cui colleghiamo ivi la pagina per ulteriori dettagli.
  1. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 10 aprile 2016.
  2. ^ Recensione di George Starostin, su starling.rinet.ru.
  3. ^ Jethro Tull - The Broadsword And The Beast. URL consultato il 10 agosto 2022.

Collegamenti esterni

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