The Brothel album in studio | |
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Artista | Susanne Sundfør |
Pubblicazione | 12 marzo 2010 |
Durata | 44:52 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Art pop Elettropop |
Etichetta | EMI Music, Grönland Records |
Produttore | Morten Qvenild, Lars Horntvedt |
Registrazione | Pooka Studio, Tomba Emmanuelle e Malabar Studio, Oslo (Norvegia) |
Formati | CD, 2LP, download digitale |
Certificazioni | |
Dischi di platino | Norvegia (2)[1] (vendite: 40 000+) |
Susanne Sundfør - cronologia | |
Singoli | |
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The Brothel è il secondo album in studio della cantautrice norvegese Susanne Sundfør, pubblicato il 12 marzo 2010[2].
Nell'anno di uscita, è rimasto trentuno settimane consecutive nella Top40 degli album più venduti in Norvegia, di cui diciotto settimane in Top10 e quattro in prima posizione[3]. Grazie a ciò, The Brothel è risultato essere l'album più venduto in Norvegia nel 2010.[4][5] Ha inoltre ottenuto due candidature agli Spellemansprisen, i Grammy norvegesi, per le categorie "Migliori Testi" e "Miglior Compositore", vincendo in quest'ultima.[6]
Nel booklet si fa riferimento al fatto che The Brothel sia nato dalla collaborazione creativa fra Susanne Sundfør e Kristin Austreid.[7] Varie parti vocali dell'album sono inoltre state registrate dentro il Tomba Emmanuelle, un museo di Oslo che funge anche da mauseoleo dell'artista Emanuel Vigeland.[7]
The Brothel è un album dallo stile ibrido e vario. Nei suoi brani vengono mescolati di volta in volta dream pop, jazz, musica elettronica, musica orchestrale, synth pop, dubstep, soul, folk, passaggi a cappella e riferimenti alla musica sacra. Susanne Sundfør ha anche fatto ricorso alle dissonanze, a uno stile vocale ricco di abbellimenti e a controcanti apparentemente cacofonici accostati a melodie orecchiabili.
I testi sono molto curati e presentano sia passaggi semplici e d'impatto sia passaggi poetici e criptici. Alcuni brani sembrano legati dal concept della prostituzione, intensa in senso letterale oppure come metafora di stati d'animo o relazionali. Riguardo a ciò, Susanne si è espressa così:[8]
«Il tema che li lega è il bordello, che è il nome dell'album. [...] Ha molto a che fare col dominio, col come le persone si connettono tra di loro e con le gerarchie sociali; [...] come ti rapporti col dominio o col potere, come ti fa sentire debole o forte.»
Il brano Turkish Delight, inoltre è stato ispirato dal romanzo Il Leone, La Strega e l'Armadio di C. S. Lewis. La strumentale As I Walked Out One Evening, invece, prende il titolo dall'omonimo componimento del poeta Wystan Hugh Auden.
Susanne Sundfør ha promosso l'album con un tour norvegese ed esibizioni in programmi televisivi e radiofonici. Sono stati inoltre estratti tre singoli: The Brothel, It's All Gone Tomorrow e Turkish Delight; di tutti e tre sono stati pubblicati dei remix ufficiali, ma solo del primo è stato girato un videoclip.
Recensione | Giudizio |
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Dagbladet[9] | |
OndaRock[10] | |
SpazioRock[11] |
La critica specializzata ha molto apprezzato The Brothel. Eirik Kydland di Dagbladet ha addirittura affermato che "diversi artisti pop piangeranno ascoltandolo", tanto è artisticamente distante da loro.[9] Infatti, come scrive Alessandro Biancalana su OndaRock, Susanne Sundfør "rompe ogni cliché compositivo e mette insieme un album sorprendente, del tutto estraneo a schemi e categorie".[10]
Testi e musiche di Susanne Sundfør, eccetto dove indicato.
Classifica | Posizione massima |
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Norvegia[3]. | 1 |