The Chocolate Dandies | |
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Lingua originale | inglese |
Anno | 1924 |
Prima rappr. | 1º settembre 1924, Colonial Theatre, New York |
Genere | Rivista |
Regia | Julian Mitchell |
Soggetto | Noble Sissle Lew Payton |
Sceneggiatura | Noble Sissle |
Produzione | Bertram Cecil Whitney |
Musiche | Eubie Blake Lawrence Caldwell |
Testi | Noble Sissle Lawrence Caldwell |
Costumi | Yetta Shimansky John Newton Booth Jr. Hugh Willoughby |
Luci | Tony Greshoff |
The Chocolate Dandies è uno spettacolo di rivista messo in scena per la prima volta nel 1924 a New York.[1][2] Inizialmente ideato e messo in scena con il titolo di In Bamville fece un tour di 24 settimane prima di essere messo in scena rivisto e corretto al Colonial Theatre di Broadway il 1º settembre 1924 con il titolo di The Chocolate Dandies.[3] Del coro faceva anche parte, prima di diventare famosa, Josephine Baker.[4]
Il musical è una commedia fantasy ambientata nella città fittizia di Bamville. Al centro dell'attività della città c'è un ippodromo. Il personaggio principale, Mose Washington, proprietario di un cavallo chiamato "Dumb Luck", si addormenta prima di una corsa e sogna di essere diventato ricco dopo aver vinto una scommessa su una corsa di cavalli. Quando si sveglia, scopre che era tutto un sogno: la corsa era stata vinta da un altro cavallo, appartenente a un rivale. La commedia si conclude con il matrimonio del rivale con la figlia di un importante cittadino.[3]
Ideato da Eubie Blake e Noble Sissle mentre il loro più grande successo Shuffle Along era ancora in tournée, The Chocolate Dandies fu il tentativo della coppia di autori di capitalizzare il successo di Shuffle Along e produrre uno spettacolo teatrale musicale che potesse competere con le produzioni di musical prodotti da bianchi con cast enormi, costumi sontuosi e scenografie elaborate, quali ad esempio Ziegfeld Follies.[3]
La prima edizione di The Chocolate Dandies del 1924 fu prodotta da Bertram Cecil Whitney (1870-1929). Le musiche furono composte da Eubie Blake mentre le composizioni da orchestra, così come i testi per i cori furono di Lawrence Caldwell (nato Lorenzo C. Calduel). Noble Sissle e Lew Payton scrissero i testi. I costumi furono opera di John Newton Booth Jr. (1890–1949), Kiviette (nata Yetta Shimansky; 1893-1978) e Hugh Willoughby (1891-1973); Tony Greshoff (nato Anton Greshoff; 1870-1943) si occupò delle luci mentre la regia fu di Julian Mitchell.[5]