The House of the Dead III

The House of the Dead III
videogioco
PiattaformaArcade, Xbox, Microsoft Windows, Wii
Data di pubblicazioneArcade:
Giappone 1º giugno 2002
Mondo/non specificato 2003

Xbox:
Giappone 30 gennaio 2003
24 ottobre 2002
Zona PAL 14 marzo 2003
Windows:
Giappone 17 marzo 2005
Zona PAL 11 febbraio 2005
Wii:
Giappone 19 marzo 2008
11 marzo 2008
Zona PAL 28 marzo 2008
PlayStation Network:
Giappone 19 aprile 2012
7 febbraio 2012
Zona PAL 15 febbraio 2012

GenereSparatutto in prima persona
TemaOrrore
OrigineGiappone
SviluppoWow Entertainment
PubblicazioneSEGA
DirezioneTakashi Oda
MusicheEriko Sakurai
Periferiche di inputLight gun, PlayStation Move
Distribuzione digitalePlayStation Network
SerieThe House of the Dead
Preceduto daThe House of the Dead 2
Seguito daThe House of the Dead 4

The House of the Dead III (ザ・ハウス・オブ・ザ・デッド III , Za Hausu obu za Deddo III ) è il terzo episodio della serie di videogiochi The House of the Dead, sviluppato da Wow Entertainment per il sistema arcade Sega Chihiro nel 2002. Il gioco fu successivamente pubblicato anche su Xbox, Windows, Wii e in formato digitale sul PlayStation Network. La versione per Wii è una raccolta che comprende sia questo episodio che quello precedente, The House of the Dead 2, in un unico disco col titolo The House of the Dead 2 & 3 Return. La versione Xbox contiene anche The House of the Dead 2, ma come opzione sbloccabile. Come i suoi predecessori, è uno sparatutto in prima persona di ambientazione horror, i cui protagonisti per la prima volta vengono cambiati con l'avanzare del gioco.

Nel 2019 il mondo è dominato dagli zombi. Per far cessare il loro controllo, l'ex agente dell'AMS Thomas Rogan si avventura in un laboratorio della DBR assieme ai suoi uomini per trovare ciò che permette agli zombi di moltiplicarsi. La maggior parte di loro viene eliminata, e quando finalmente Rogan raggiunge la fonte viene tramortito dal boss Morte. Prima che la schermata di gioco diventi scura, si vede un uomo avvicinarsi a Rogan, che lo riconosce. Due settimane dopo, non avendo più avuto alcun contatto col suo collega, l'agente G raggiunge la struttura con la figlia dell'amico, Lisa. Mentre avanzano, ai loro discorsi sulla tragedia di Villa Curien del 1998 si alternano filmati dello scienziato, grazie ai quali si scopre come era iniziato tutto: Curien aveva un figlio, Daniel, che aveva contratto una malattia mortale, e per curarlo lo scienziato aveva scoperto particolari geni in grado di "rimuovere la barriera tra la vita e la morte". Ossessionato tuttavia dalla sua scoperta, Curien decise di continuare le sue ricerche, creando così due potenti esseri: il Mago, apparso nel primo The House of the Dead, e la più misteriosa Ruota del Destino. G e Lisa ritroveranno Rogan con Daniel, il quale accompagna la ragazza al cospetto della fonte d'energia degli zombi, la Ruota del Destino, e insieme riescono a distruggerla. A questo punto sono disponibili quattro finali differenti:

  • 1) Gli eroi si allontanano dal laboratorio, ma a un certo punto Daniel si ferma un istante a guardare la struttura e promette che "se gli umani dovessero intraprendere la strada sbagliata" sarebbe tornato.
  • 2) Finale molto simile al primo con la differenza che Daniel, non sapendo come trascorrere il resto della sua vita (e forse a causa del medicinale che il padre gli aveva dato) impazzisce e si trasforma in uno zombi.
  • 3) Lisa si mette ad inseguire la sua macchina che è stata rubata da uno zombi rimasto in circolazione.
  • 4) Nella stanza dove si è combattuta la battaglia finale, un uomo di cui non si vede il volto si avvicina zoppicando alla fiala che conteneva ciò che aveva curato Daniel, dopodiché se ne va dicendo: "Sembra che non abbia capito quale fosse il suo vero scopo." SEGA non ha ancora reso pubblica la vera identità di quest'uomo, ma molti fan della serie hanno provato a formulare diverse ipotesi su chi possa essere. Prima dell'uscita del quinto capitolo canonico della serie House of the Dead: Scarlet Dawn tutti lo conoscevano col nome di "Mistery Man", e in quel gioco si scopre che il vero nome del Mister Man è Thornheart.

Colonna sonora

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Le musiche si devono a Eriko Sakurai.

Collegamenti esterni

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