The Night They Drove Old Dixie Down | |
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Artista | The Band |
Autore/i | Robbie Robertson |
Genere | Folk rock Southern rock Americana |
Pubblicazione originale | |
Incisione | The Band |
Data | 1969 |
Etichetta | Capitol |
Durata | 3 min: 33 s |
The Night They Drove Old Dixie Down è una canzone del 1969 del gruppo canadese The Band, scritta da Robbie Robertson e pubblicata come singolo estratto dal loro secondo album The Band.
Nel 1971, la reinterpretazione della canzone ad opera di Joan Baez fu un successo da top-five in classifica negli Stati Uniti.
La rivista Rolling Stone ha posizionato The Night They Drove Old Dixie Down alla posizione n° 245 nella lista delle 500 migliori canzoni di sempre da loro redatta.
Il testo della canzone narra del periodo finale della Guerra di Secessione americana e delle sofferenze degli Stati del Sud.[1] Dixie è il soprannome con il quale venivano indicati in generale gli Stati Confederati ed in particolare la loro bandiera. Protagonista del brano è il soldato sudista Virgil Caine che "presta servizio sul treno per Danville". La cavalleria dell'Unione assaltava regolarmente i convogli ferroviari Confederati per impedire i rifornimenti di uomini e materiali per il fronte, dove le armate del generale Robert E. Lee erano sotto assedio a Petersburg. Come parte del piano di offesa, il generale nordista George Stoneman ordinò che questi attacchi si intensificassero.
Le parole del testo della canzone si riferiscono alle condizioni degli stati del Sud nell'inverno del 1865 («We were hungry / Just barely alive») ("Affamati, a malapena vivi"); quando la Confederazione stava morendo di fame ed era sull'orlo della sconfitta. Viene fatto riferimento alla data del 10 maggio 1865, giorno che segnò la cattura del Presidente Confederato Jefferson Davis e la fine definitiva della Confederazione. Il soldato Virgil rimembra con dolore la perdita del fratello: «He was just eighteen, proud and brave / But a Yankee laid him in his grave» ("Era appena diciottenne, fiero e coraggioso / Ma uno yankee lo depose nella tomba")
Robertson raccontò di avere avuto la musica della canzone che gli ronzava in testa per parecchio tempo, senza però avere idea di che cosa avrebbe parlato la tematica della composizione: «Ad un certo punto [il concetto] mi arrivò di colpo. Quindi feci qualche ricerca e scrissi il testo del brano».