Tiamilal | |
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Nome IUPAC | |
5-(Pentan-2-il)-5-(prop-2-en-1-il)-2-sulfanilidenedidropirimidina-4,6(1H,5H)-dione | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C12H18N2O2S |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 201-018-3 |
Codice ATC | N01 |
PubChem | 3032285 |
DrugBank | DBDB01154 |
SMILES | CCCC(C)C1(C(=O)NC(=S)NC1=O)CC=C |
Dati farmacocinetici | |
Metabolismo | epatico |
Indicazioni di sicurezza | |
Il tiamilal è un barbiturico inventato negli anni '50. Ha effetti sedativi, anticonvulsivanti e ipnotici ed è usato come sedativo forte a breve durata d'azione. Il tiamylal è ancora in uso, principalmente per l'indurre l'anestesia chirurgica[1] o come anticonvulsivante per contrastare gli effetti collaterali di altri anestetici.[2] È l'analogo tiobarbiturico del secobarbital.