Trematocranus placodon | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Labroidei |
Famiglia | Cichlidae |
Sottofamiglia | Pseudocrenilabrinae |
Tribù | Haplochromini |
Genere | Trematocranus |
Specie | T. placodon |
Nomenclatura binomiale | |
Trematocranus placodon Regan, 1922[2] | |
Sinonimi | |
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Trematocranus placodon è una specie di ciclidi haplochromini endemica del Lago Malawi, del Lago Malombe e del corso superiore del fiume Shire in Africa. Predilige acque poco profonde, in particolare aree con macchie di Vallisneria, ma può essere presente fino a 31 m (102 ft) di profondità.[1] Può raggiungere una lunghezza totale di 25 cm (9,8 in).
Si nutre principalmente di lumache acquatiche, con una preferenza particolare per Bulinus nyassanus: questo rende la specie benefica per l'uomo, in quanto quella lumaca è un ospite intermedio del parassita bilharzia, che causa la schistosomiasi.[1][3] È stato suggerito che un aumento della bilharzia nel Lago Malawi sia stato causato dalla pesca eccessiva di questo e di altri ciclidi mangiatori di lumache.[4][5] Viene catturato principalmente come pesce alimentare, ma anche per il commercio di pesci d'acquario. Sebbene sia gravemente diminuito in alcune regioni, nel complesso rimane diffuso ed è considerato una specie a rischio minimo dalla IUCN.