Treptichnus pedum (precedentemente chiamato Phycodes pedum, Manykodes pedum di J. Dzik,[1] e anche conosciuto come Trichophycus pedum [2]) si è conservato lo stampo fossile, impronta, di un animale piuttosto che un fossile vero e proprio di quell'animale. In quanto tale, è considerato come la prima complessa traccia fossile. La sua forma più antica, circa 542 milioni di anni [3], è stata un contemporaneo con l'ultimo biota di Ediacarano, è usato per contribuire a definire la linea di divisione, considerata geologicamente a 541 mia, tra i due periodi, Ediacarano e Cambriano.[4][5]
Il Treptichnus pedum presenta un modello di tana abbastanza complicato e distintivo: lungo un tubo centrale, talvolta sinuoso o tortuoso, ha scavato la sua impronta successivi spire verso l'alto attraverso il sedimento, in cerca di sostanze nutritive, generando uno stampo, traccia fossile, che ricorda un ventaglio o una corda contorta. L'organismo che ha lasciato tali tracce è considerato più complesso della precedente fauna Ediacarana; questi fossili, che si ritrovano in tutto il mondo, si trovano generalmente in più strati.[4][5]
Dal momento che sono state trovate solo le sue tane, si presume che l'animale Treptichnus non disponga di parti dure nella sua struttura anatomica, come conchiglie o ossa. La sua morfologia e la relazione con gli animali moderni sono pertanto sconosciuti, e alcuni contestano anche la sua inclusione nel regno animale [8]. Nonostante questa mancanza di prove fossili, i percorsi superficiali prodotti dai moderni vermi priapulidi presentano la stessa morfologia di sondaggio suolo di Treptichnus, suggerendo una stretta relazione anatomica tra la traccia fossile ritrovata e i priapulidi attuali[6].
Il nome Treptichnus pedum significa "tracciato (greco) di piedi (latino)".