Il Trittico d'autunno è, nel ciclismo su strada maschile, un gruppo di tre gare in linea (o classiche) che si disputano in autunno nell'Italia settentrionale: la Milano-Torino, il Gran Piemonte e il Giro di Lombardia[1].
Le tre corse vengono solitamente disputate nel giro di una settimana al massimo, nel periodo tra metà settembre e metà ottobre. Le tre gare, benché ora organizzate tutte da RCS Sport[2], sono un trio nel loro complesso non riconosciuto ufficialmente, a differenza ad esempio del Trittico Lombardo che precede di poco tempo queste classiche, al termine del quale viene solitamente consegnato un premio al corridore che ha ottenuto i risultati migliori nelle tre gare della manifestazione.
La classica più antica del trittico, la Milano-Torino, si svolge dal 1876, ma solo dal 1913 è stata riproposta con continuità. Dal 1905 e dal 1906 si svolgono invece rispettivamente il Giro di Lombardia e il Giro del Piemonte, dal 2009 noto come Gran Piemonte. Il Trittico di gare non ha comunque avuto sempre collocazione completamente autunnale: se il Giro di Lombardia è sempre stato gara di fine stagione, correndosi in ottobre o novembre, fino al 1974 la Milano-Torino si è svolta ad aprile o a inizio marzo, un'evenienza quest'ultima ripetutasi anche dal 1982 al 1985 e dal 2005 al 2007[3]; il Giro del Piemonte, inoltre, ha avuto una collocazione variabile in calendario fino al 1970 compreso, svolgendosi di volta in volta in un periodo diverso dell'anno (tre volte anche come gara a tappe), e solo dal 1971 si corre tra settembre e ottobre.[4]
Nel corso della storia soltanto quattro corridori sono riusciti ad aggiudicarsi tutte e tre le classiche: Giovanni Gerbi, Costante Girardengo, Gaetano Belloni, e Roger De Vlaeminck, e soltanto Girardengo le vinse tutte e tre nello stesso anno, nel 1919 (quando però la Milano-Torino si svolse in aprile e il Giro del Piemonte in maggio). Tra i più titolati nelle tre gare rientrano campioni come Gino Bartali, Fiorenzo Magni, Franco Bitossi, Gianni Motta, Felice Gimondi, Eddy Merckx, Francesco Moser, Gianbattista Baronchelli e Philippe Gilbert.