Il turismo in Karnataka è molto attivo, essendo lo stato l'ottavo più grande dell'India ed il quinto più popolare nella classifica internazionale turistica[1][2][3]. È inoltre la patria di 507 dei 3600 monumenti protetti dal governo del subcontinente indiano, il maggior numero dopo l'Uttar Pradesh[4].
Lo "State Directorate of Archaeology and Museums" protegge un ulteriore numero di 752 monumenti ed altri 25.000 sono a tutt'oggi ancora in attesa di ricevere un'adeguata cura[5]. Le rotte turistiche centrali si snodano tra gli antichi templi scolpiti, le città moderne, le catene collinari, i boschi e le spiagge.
Il Karnataka settentrionale ospita monumenti che risalgono ad almeno il V secolo. L'impero Kannada che ha governato l'altopiano del Deccan ha avuto le proprie capitali proprio in questa zona; i maggiori monumenti della I° dinastia Chalukya si trovano a Pattadakal, Aihole e Badami. Aihole, definita la culla dell'architettura indiana[6], possiede 125 templi e altri siti monumentali costruiti tra il 450 e il 1100.
I monumenti risalenti ai sultanati del Deccan a Bijapur e Gulbarga mostrano influenze indù uniche e rivaleggiano con i massimi monumenti islamici del nord dell'India.
Luoghi archeologicamente assai peculiari come Sannati e Kanaganahalli nel distretto di Gulbarga hanno gettato luce sulla diffusione del buddhismo in quest'area tra il I e il III secolo; qui è stata anche rinvenuta l'unica statua giunta sino a noi raffigurante l'imperatore Ashoka assieme alle sue regine e con un'iscrizione in Pracrito.
Hampi[9], situata nel distretto di Bellary, contiene rovine archeologiche che si sviluppano su una superficie di 125 km²; il complesso rappresenta il centro dell'antico capoluogo Vijayanagara e sede principale per i sovrani dell'impero di Vijayanagara. La città, che si trova a sud delle rive del sacro fiume Tungabhadra, venne interamente distrutta e abbandonata nel 1565 dai predoni invasori Moghul provenienti da nord.
La zona rocciosa nei pressi di Anegundi poco a nord del fiume è stata identificata come esser la sede del regno governato da Kishkindha, il re-scimmia descritto nel Rāmāyaṇa. Ad Hampi si trova infine anche un monolito raffigurante Narasiṃha fatto installare da Krishna Deva Raya
Pattadakal[10], situata sulle rive del fiume Malaprabha, fu la seconda capitale in ordine di tempo dei Chalukya e contiene esempi di architettura templare risalenti al VII e VIII secolo: quattro di questi templi sono in stile indiano meridionale di architettura dravidica, altri quattro in stile Nagara del nord e l'ultimo, il tempio Papanatha, rappresenta un ibrido dei due stili. I templi più antichi sono il Sangameshwara, il Mallikarjuna e il Virupaksha.
Ad Aihole[11], ex città commerciale medioevale, si trovano all'incirca 140 templi, tra cui i primi esempi di arte monumentale della dinastia Chalukya e Rashtrakuta databili tra il VI e il XII secolo; qui si trova anche un santuario rupestre del giainismo, con immagini di Tirthankara a fianco di un tempio dedicato a Durgā, mentre sulle colline circostanti si possono intravedere resti buddhisti. Sia i templi Jain che quelli buddhisti sono costruiti in pietra ed assomigliano apertamente a quelli indù.
Badami[12][13] fu la capitale dei primi Chalukya nel corso del VI secolo e si trova alla bocca di un dirupo posta su due colline rocciose; essa è nota soprattutto per i suoi templi rupestri costruiti tutte sull'arenaria, ma ha inoltre quattro vaste grotte di cui quella dedicata a Visnù è la più ampia. Le sculture presenti nei templi rupestri visualizzano le divinità indù, Narasiṃha (l'uomo-leone) e Harihara.
Basavana Bagevadi: il filosofo, poeta e riformatore sociale del XII secolo Basava della casta dei bramini nacque qui, ma anche i Samādhi di Siddharameshwara e Gurupadeshwara della scuola Inchageri di ricerca spirituale si sono verificati in questo luogo.
Basavakalyan[14], nel distretto di Bidar, fu capitale delle successive dinastie Chalukya. Oltre all'antica fortezza fatta ristrutturare durante il sultanato di Bahmani esistono pochi altri resti, tranne il tempio Chalukya Narayanapur situato nella periferia urbana.
Annigeri, a 30 km da Hubli, ha templi risalenti ai Chalukya, di cui è stata temporanea capitale; è stata inoltre la culla del poeta di lingua kannadaAbhinava Pampa.
A Bankapura, a 80 km da Dharwad, vi sono grandi templi, un forte medioevale ed una moschea.
Lakkundi, a 10 km da Gadag (distretto di Gadag) conserva un centinaio di templi con relativi pozzi, di cui solo alcuni aperti al pubblico e visitabili. Questi includono il Bhramhajeenalaya, il tempio Kasivisvesvara e il Kalyani.
A Lakshmeshwar si trova il complesso templare Someshwara dedicato a Shiva con, vicino, la fortezza.
Nel piccolo villaggio di Galaganath nei pressi di Haveri è situato il tempio Galageshwara; esso ha una grande sala centrale e monumenti interni a forma piramidale. Il tempio è situato lungo il fiume Tungabhadra.
Il tempio Mahadeva di Itagi nel distretto di Koppal è stato costruito nel 1112; è un esempio di architettura Dravida con sovrastruttura Nagara ed è anche chiamato "Devalayagala Chakravarti" in lingua Kannada (imperatore tra i Templi).
A Kundgol è situato il tempio Shambulinga. Il luogo è famoso anche per la musica hindustani[16].
Il luogo di pellegrinaggio Kudalasangama e la sua diga Almatti posizionata a 12 km lungo il corso del fiume Krishna (fiume) sono altre mete del turismo internazionale.
Alla dinastia Kadamba (famiglia) risale invece Halasi (loro II° capitale), immersa nel verde lussureggiante dei ghati occidentali, L'enorme tempio "Bhuvaraha Narasimha" ha grandi immagini di Varāha, Narasiṃha, Nārāyaṇa e Sūrya; la cittadina ha inoltre un forte e i templi di Gokarneshswara, Kapileshwara, Swarneshwara e Hatakeshwara.
Hangal è stata un'altra capitale Kadamba, nel periodo in ci erano feudatari dei Chalukya. Nei documenti storici viene menzionata come Panungal ed identificata dalla tradizione con la Viratanagara descritta nel Mahābhārata. Si trova sulla riva sinistra del fiume Dharma; il tempio Tarakeshwara qui situato è una struttura enorme con una serie di immagini e lucidi pilastri, mentre tra gli altri innumerevoli templi vi sono quelli di Virabhadra, Billeshwara e Ramalinga ecc.
Banavasi. Il luogo si trova sulla riva del fiume Varada e il forte in laterizio ii ubicato è interamente circondato dalle acque per tre dei suoi lati. L'imperatore Ashoka si dice abbia inviato fin qui i suoi missionari, chiamando il luogo 'Vanavasa'. Banavasi contiene anche monumenti risalenti al buddismo in mattoni. Un principe vi costruì un Vihara, un carro ed installando un'immagine Nāga; tutto ciò secondo la testimonianza rinvenuta in Pracrito sul posto. Le strutture ed opere monumentali ed architettoniche indicano che il buddismo e il giainismo erano popolari in questa regione ne primi secoli d.C.
Ai sultanati del Deccan appartiene invece Bijapur[17], ex capitale del sultanoMohammed Adil Shah (XVII secolo) il quale vi fece erigere il mausoleo chiamato Gol Gumbaz[18] o Gol Gumbath-cupola rotonda; esso ospita la seconda cupola più grande del mondo, non supportata da pilastri. "Malik-e-Maidan" è invece un cannone di 55 tonnellate arroccato su una piattaforma; la sua testa del è modellata nella forma di un leone le cui fauci stanno cercando di divorare un elefante.
All'epoca della dinastia Ratta risale invece Saundatti-Yellamma. La città ospita un forte innalzato sulla collina durante il XVII secolo, per Sirasangi Desai, con otto bastioni. È stata la capitale dei Ratta prima che spostassero la loro sede a Belgaum. Ci sono due templi di Ankeshwara, Puradeshwara, Mallikarjuna, Venkateshwara e Veerabhadra. Le acque del fiume Renukasagar toccano la periferia urbana di Saundatti. Punti di interesse turistico di questa regione sono il già citato tempio Panchalingeshwara a Hooli, il tempio dedicato alla DeaRenuka (a Yellamma), il forte di Saundatti, le rovine della fortezza Parasgad, infine l'isola di Navilatirtha.
A Ganagapura, 25 km da Afzalpur nel distretto di Gulbarga, si dice si sia verificata la seconda incarnazione del Signore Dattatreya che qui risiede, l'avatarNarasimha Saraswati (1378-1459). Il santo soggiornò qui per un lungo periodo di tempo ospitato dal sultano locale, dopo esser stato da lui curato e guarito da una malattia; il sito è un luogo sacro per molti suoi devoti.
Anche il Giainismo, come già detto, ha una lunga storia in Karnataka. Il distretto di Belgaum ospita difatti il tempio giainista "Kamal Basadi", che si trova all'interno del forte di Belgaum ed è in stile Chalukya. Altri siti Jain sono l'antico centro Tavanidi nei pressi di Nipani e il nuovo ashram nel villaggio di Shedbal, ove sono state installate 24 statue dei Tirthamkara in marmo bianco. Infine a Lakkundi nel distretto di Gadag si trova il grande "Brahma Jinalaya".
Ad Hampi c'è il "tempio Virupaksha" venerato da generazioni di poeti, studiosi e re. Il tempio shivaita a Kudalasangama nel distretto di Bagalkot è associato col filosofo e statista Basava (1134-1196), mentre Basavakalyan (antica capitale Chalukya) era il luogo da dove ha diretto il suo movimento socio-religioso. Altrettanto notevoli opere d'arte sono il Virupaksha e la Mallikarjuna a Pattadakal nel distretto di Bagalkot.
Jamboti, 20 km a sud-ovest di Belgaum, ha popolari foreste collinari sempreverdi.
Gokarna[20] - La cittadina costiera a 55 km da Karwar è sede di pellegrinaggio nonché centro di formazione per lo studio dell'antico Sanscrito. Ospita il tempio Mahabaleswar con l'"Atmalinga" dedicato a Shiva e contenente un enorme carro enorme, che viene portato fuori in processione il giorno del compleanno divino che cade nel mese di febbraio. Il fiume Tambraparni Teertha qui è considerato sacro e favorevole per eseguire le esequie per i defunti. C'è un'ampia spiaggia chiamata "Om Beach".
Udupi - A 58 km da Mangalore; nel corso del XIV secolo venne fondato il tempio in onore di Krishna da parte di Madhvacharya (1238-1317), attorniato sa ben otto sedi monastiche. Il "Paryaya festival" si svolge una volta ogni due anni nel mese di gennaio. Il luogo ha molti templi e dispone di una spiaggia, affiancata a quella di Malpe.
Il villaggio di Thantrady si trova a 22 km da Udupi. Il tempio brammasthana, le cui arcate mostrano le divinità Nagaraja, è stato qui fondato da sri Ramanna bairy.
Karkal - Un importante centro del Giainismo, qui si trova una statua alta 17 metri di Gomateshwara situata sulla cima di una piccola collina; la figura, completamente nuda, è raggiungibile tramite una scalinata scavata nella roccia. Altri templi comprendono quelli dedicati a Visnù risalenti al XVI secolo, il più conosciuto de quali è il Padutirupathi[21].
Malpe Beach - Nei pressi della città universitaria di Manipal[23], ha una spiaggia turistica e l'isola di Santa Maria (Karnataka) è raggiungibile in barca; è inoltre sede di un imponente formazione geologica composta da colonne di basalto di roccia in mare.
La città templare di Dharmasthala si trova a 75 km da Mangalore. Circondata da colline boscose, campi di riso e dal fiume Netravati su tutti i lati. Il tempio Manjunatha è un affollato centro di pellegrinaggio. Una statua monolitica di Bahubali-Gomateshwara alta 14 metri è stata eretta qui nel 1973. I visitatori sono dotati di imbarco e alloggio gratuiti direttamente da parte delle autorità del tempio. C'è anche un piccolo museo situato di fronte al tempio. Si trovano infine due carri templari ricoperti di figure in legno ed arricchiti tutti i tipi di oggetti religiosi, tra cui pannelli intagliati e dipinti, sculture in bronzo e campane.
Kollur. Il tempio dedicato alla Dea Mookambika si trova qui in cima al monte Kodachadri, ai piedi dei Ghati occidentali; la dea prende la forma di uno 'Jyotirlinga', un aspetto che incorpora Shiva e la sua Shakti: si tratta di un centro di pellegrinaggio che attira molti devoti.
Mudbidri ospita templi Jain conosciuti come "Basti"; ve ne sono 18, il più grande dei quali risalente al 1429 contiene una sala dai mille pilastri, mentre il monastero al'ingresso ha un'ampia collezione di manoscritti.
Bhatkal era il porto principale dell'impero di Vijayanagara nel corso del XVI secolo. L'antica città ha templi dello stesso stile presente a Vijayanagar e molti monumenti Jain interessanti. Il tempio indù del XVII secolo qui presente è anch'esso in stile Vijayanagar ed ha sculture di animali. A 16 km si trova il tempio shivaita in riva al mare di Shri Murdeshwar.
Honavar a fianco del fiume Sharavathi ha un forte di epoca portoghese; un altro lo si trova sull'isola Basavaraja Durga, in mezzo al mare e raggiungibile in barca a vela, innalzato dai Nayak di Keladi tra il XVI e il XVII secolo.
Ankola è una piccola città del XV secolo con mura diroccate appartenenti alla fortezza del re Sarpamalika e l'antico Tempio di Shri Venketaraman; vicino ad esso vi sono due carri di legno giganti intagliati con scene tratte dal Rāmāyaṇa.
Murudeshwar. Il complesso del tempio Murudeswar è rinomato per l'idolo raffigurante il dio Shiva più alto del mondo, giungendo ad un'altezza di 123 metri. L'ultima aggiunta al tempio è stato il "Rajagopuram"inaugurata nel 2008; si tratta della più alta Gopura mai esistita, disponendo di 21 piani compreso il pianterreno. Un piccolo promontorio divide la spiaggia in nord e sud e su una piccola collina prospiciente un'altra statua di Shiva siede in trono, circondata da altre statue minori che illustrano momenti della mitologia induista.
Karwar possiede un certo numero di spiagge rinomate, alcune delle quali descritte nella poesia di Rabindranath Tagore. Oltre a Nethrani, altre due isole visitabili della regione sono Devagad e Kurmagad nei pressi di Karwar. La spiaggia di Kumta è lunga almeno 5 km con l'intera linea di costa ricoperta di palma da cocco
^Alphabetical list of Monuments, in Protected Monuments, Archaeological Survey of India. URL consultato il 13 giugno 2007 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2013).
^ Correspondent, Plan to conserve heritage monuments, museums, in The Hindu, Chennai, India, The Hindu, 6 gennaio 2007. URL consultato il 13 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2013).
^Gol Gumbaz Photo gallery, su panoramio.com. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2017).
^Bidar has 30 tombs of former kings, in The Hindu, Chennai, India, 6 agosto 2008. URL consultato l'8 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2012).