UDFj-39546284

UDFj-39546284
Probabile galassia
Telescopio Spaziale Hubble - UDFj-39546284 è il punto rosso al centro della foto
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneFornace
Ascensione retta03h 32m 39.54s[1]
Declinazione-27° 46′ 28.4″[1]
Magnitudine apparente (V)inferiore a 30,1[1]
H160 = 28,92 ± 0,18[1]
J125 - H160 > 2[1]
Redshiftz = incerto[1][2][3][4]
Caratteristiche fisiche
TipoProbabile galassia
Altre designazioni
UDF12-3954-6284
Mappa di localizzazione
UDFj-39546284
Categoria di oggetti astronomici

UDFj-39546284 è un oggetto di natura stellare annunciato nel gennaio del 2011.[5] È il più vecchio oggetto individuato attraverso le osservazioni del Telescopio Spaziale Hubble nell'infrarosso.[6]

L'oggetto fu identificato da G. Illingworth (Università della California), R. Bouwens (Università della California e Università di Leida) e dal HUDF09 Team nel corso del 2009 e 2010 ed è situato nella costellazione della Fornace.[7][8]
Inizialmente (novembre 2012), utilizzando i dati fotometrici dei telescopi spaziali Hubble e Spitzer nell'ambito del Hubble Extreme Deep Field (XDF), è stato attribuito un redshift di z~10 (una distanza percorsa dalla luce di 13,2 miliardi di anni per giungere fino a noi).[3] In seguito (dicembre 2012) si è ipotizzato, sempre con i dati dei telescopi spaziali, nell'osservazione del Campo ultra profondo di Hubble (HUDF)[2][3], che potesse avere il valore record di z = 11,9 che corrisponderebbe ad una strabiliante età di 13,3 miliardi di anni.[2]
Successivi articoli del marzo 2013 hanno ridimensionato il suo redshift ad un decisamente più modesto seppur ragguardevole z=2,2 (un tempo di percorrenza della luce 10,7 miliardi di anni per giungere fino a noi), poiché il precedente risultato era stato influenzato da interferenze nelle linee spettrali.[3][4] Queste ricerche suggerivano inoltre che l'oggetto potesse non essere una galassia ma un oggetto di entità minore.

Galleria d'immagini

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  1. ^ a b c d e f R.J. Bouwens, G.D. Illingworth, I. Labbe, P.A. Oesch, M. Carollo, M. Trenti, P.G. van Dokkum, M. Franx, M. Stiavelli, V. Gonzalez, D. Magee e Bradley, A candidate redshift z ~ 10 galaxy and rapid changes in that population at an age of 500 Myr, in Nature, vol. 469, n. 7331, 2011, pp. 504–507, Bibcode:2011Natur.469..504B, DOI:10.1038/nature09717, arXiv:0912.4263.
  2. ^ a b c Mike Wall, Ancient Galaxy May Be Most Distant Ever Seen, su space.com, Space.com, 12 dicembre 2012. URL consultato il 12 dicembre 2012.
  3. ^ a b c d R. J. Bouwens, P. A. Oesch, G. D. Illingworth, I. Labbé, P. G. Van Dokkum, G. Brammer, D. Magee, L. R. Spitler, M. Franx, R. Smit, M. Trenti, V. Gonzalez e C. M. Carollo, Photometric Constraints on the Redshift of z ~ 10 Candidate UDFj-39546284 from Deeper WFC3/IR+ACS+IRAC Observations over the HUDF, in The Astrophysical Journal Letters, vol. 765, 2013, pp. L16, Bibcode:2013ApJ...765L..16B, DOI:10.1088/2041-8205/765/1/L16, arXiv:1211.3105.
  4. ^ a b Gabriel B. Brammer, Pieter G. Van Dokkum, Garth D. Illingworth, Rychard J. Bouwens, Ivo Labbé, Marijn Franx, Ivelina Momcheva e Pascal A. Oesch, A Tentative Detection of an Emission Line at 1.6 µm for the z ~ 12 Candidate UDFj-39546284, in The Astrophysical Journal Letters, vol. 765, 2013, pp. L2, Bibcode:2013ApJ...765L...2B, DOI:10.1088/2041-8205/765/1/L2, arXiv:1301.0317.
  5. ^ C Petit writing for Knight Science Journalism at MIT - tracker Archiviato il 22 maggio 2013 in Internet Archive. Retrieved 2012-08-10
  6. ^ A Mann writing for a Nature magazine (online) article Retrieved 2012-08-10 - this article references - Bouwens, R. J. et al. Nature 469, 504-507 (2011). 2.Yan, H.-J. et al. Res. Astron. Astrophys. 10, 867-904 (2010). 3.Kistler, M. D., Yüksel, H., Beacom, J. F., Hopkins, A. M. & Wyithe, J. S. B. Astrophys. J. 705, L104-L108 (2009)
  7. ^ Staff, Most Distant Galaxy Candidate Ever Seen in Universe, su nasa.gov, NASA, 28 gennaio 2011. URL consultato il 13 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2012).
  8. ^ Staff, Picture Album: Gray-scale Image of Object UDFj-39546284 from HUDF WFC3/IR, su hubblesite.org, Space Telescope Science Institute. URL consultato il 13 dicembre 2012.

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