United States Sixth Fleet | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 12 febbraio 1950 - oggi |
Nazione | ![]() |
Servizio | United States Navy |
Tipo | flotta |
Dimensione | ca. 15.000 effettivi |
Motto | Power for Peace |
Parte di | |
Commander, US Naval Forces Europe
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Comandanti | |
Comandante attuale | Viceammiraglio Eugene H. Black III[1] |
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La Sesta Flotta degli Stati Uniti, in inglese United States Sixth Fleet, è una flotta della United States Navy stanziata principalmente nel Mar Mediterraneo, ma operativa anche nell'Atlantico occidentale, nei mari circostanti l'Africa (nell'Oceano Indiano fino all'altezza del Kenya) e nei mari del Nord Europa.
La base della Sesta Flotta è la Naval Support Activity Naples di Napoli, dove si trova anche il Comando della United States Naval Forces Europe, da cui dipende. La base è situata a fianco dell'aeroporto di Napoli-Capodichino.
La U.S. Navy è presente nel Mediterraneo fin dalla prima metà dell'Ottocento, quando alcune navi statunitensi presero parte alle guerre barbaresche contro navi pirata degli Stati barbareschi del Nord Africa, in particolare della Libia.
Durante la seconda guerra mondiale la Marina americana ha agito congiuntamente alla Royal Navy britannica per contrastare la presenza di navi della Regia Marina, in preparazione dello sbarco in Sicilia. Dal 1946 le unità navali USA nel Mediterraneo furono riunite sotto il comando della "Sixth Task Fleet", che dal 1950 cambiò nome in "Sixth Fleet". Con lo svilupparsi della guerra fredda il teatro del Mediterraneo acquisì grande importanza poiché, secondo il viceammiraglio Forrest Sherman, gli Stati Uniti, nel caso dell'apertura delle ostilità con l'URSS, avrebbero contrattaccato nel Mediterraneo, giudicando, nel 1947, la situazione nell'Europa continentale troppo favorevole all'ex-alleato.[2]
L'impegno navale statunitense si sviluppò gradualmente, con la visita della portaerei USS Roosevelt nel settembre 1947, seguito dall'annuncio, lo stesso mese, della formazione di una forza navale permanente nel Mediterraneo fino all'ufficiale formazione della Sixth Task Fleet nel 1948.[2]
Fino al 2004 la Sesta flotta era basata a Gaeta (LT) ed era comandata da un viceammiraglio. Da quell'anno il personale della Sesta flotta è passato sotto il comando della United States Naval Forces Europe, fino ad allora con sede a Londra ma poi spostato a Napoli. Le due strutture operano oggi come una singola unità, comandata da un ammiraglio a quattro stelle responsabile anche dell'unità Naval Forces Africa. Il comando operativo della Sesta Flotta è affidato a un Ammiraglio a tre stelle.
La nave portabandiera della Sesta Flotta è la USS Mount Whitney, con base nel porto di Gaeta. È l'unica nave permanentemente assegnata alla Sesta Flotta, le altre sono soggette, dopo un periodo di servizio, a spostamenti verso altri impieghi.
Ogni unità della US Navy che entra nel Mediterraneo entra a far parte della Sesta Flotta dal punto di vista operativo. Nel 2003 essa comprendeva 40 navi, 175 velivoli (aerei ed elicotteri) e circa 21.000 militari e civili (ufficiali, sottufficiali, marinai, aviatori, personale tecnico e amministrativo). In quell'anno erano presenti due superportaerei con i relativi gruppi navali di supporto, ma normalmente ne è presente solo una. Nel 2013 è assegnata alla Sesta flotta la portaerei USS John C. Stennis (CVN-74) della classe Nimitz.