Urshu | |
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Mappa del secondo regno di Ebla verso la fine del regno di Naram-Sin di Akkad: da notare Urshu in alto a sinistra | |
Cronologia | |
Fondazione | XXII secolo a.C. |
Fine | 1584 a.C. circa (secondo anno del regno di Hattusili I) |
Causa | Assedio da parte del re ittita Hattušili I |
Amministrazione | |
Dipendente da | Hurriti, Amorrei, Ittiti |
Territorio e popolazione | |
Lingua | ittita, hurrita, amorreo |
Localizzazione | |
Stato attuale | Turchia |
Urshu, conosciuta anche come Warsuwa[1], Urshum, Ursa'um, Urussa[2], Uris e Uressi[senza fonte], era una città-stato hurrita-amorrea[3][4] situata nel sud dell'odierna Turchia, probabilmente sulla riva occidentale dell'Eufrate[5] e a nord di Karkemiš.[6]
Urshu era una città commerciale governata da un EN (sacerdote, ). Era un'alleata di Ebla e appare negli Archivi reali di Ebla col nome Ursa'um.[7] In seguito fu menzionata nelle iscrizioni di Gudea (c.2144–2124 a.C. secondo la Cronologia media) come città dove si potevano acquistare resine di legno.[8] In una lettera assira risalente al XIX secolo a.C. viene menzionato un tempio dedicato al dio Assur eretto proprio a Urshu.[9]
All'inizio del XVIII secolo a.C., la città si alleò con Yamkhad contro Yahdun-Lim di Mari.[10]
Anche le relazioni con l'Assiria furono tese e gli uomini di Urshu furono convocati da Yapah-Adad e da Habiru per attaccare le terre di Shamshi-Adad I.[11] I testi di Mari menzionano un conflitto tra Urshu e Karkemiš: le tribù di Upra-peans e Ra-beans attaccarono Urshu attraverso la terra di Karkemiš, che costrinse Urshu ad attaccare le truppe carchemisee che avanzarono lungo la riva dell'Eufrate.[12]
In seguito, Ursu divenne rivale economica di Yamkhad[13] e strinse un'alleanza con Qatna e Shamshi-Adad I per attaccare Sumu-Epuh (c.1810-1780 a.C.).[14] Dopo la morte di Shamshi-Adad e l'ascesa al trono di Yarim-Lim I, Urshu si alleò Yamkhad, senza però essere annessa, che impose la sua autorità in tutta la Siria.[15][16] Nelle Tavole di Mari vengono menzionati a alcuni re di Urshu, tra i quali Shennam[17] e Atru-Sipti, che visitò Mari nel dodicesimo anno del re Zimri-Lim.[12]
Hattušili I attaccò Urshu durante il suo secondo anno di regno, assediando la città per sei mesi con 80 carri[18] e condusse le sue operazioni da Lawazantiya (nell'odierna Elbistan) ai piedi del Tauro in Cilicia.[19]
Nonostante l'aiuto di Yamhad e Carchemish, Urshu venne rasa al suolo; le sue terre furono depredate e il bottino fu portato nella capitale ittita Ḫattuša.[20]
Nel XV secolo a.C. la città viene menzionata nelle Tavole di Alalakh col nome "Uris" o "Uressi",[5] ed è chiamata "Urussa" nel trattato tra Tudhaliya II e Sunassura II come parte del territorio di quest'ultimo.[21] In seguito la città entrò a far parte dell'Impero ittita e fu menzionata negli archivi dell'ultimo periodo dell'impero.[21]