VFTS 352 A / B | |
---|---|
Rappresentazione artistica di VFTS 352 (credit: ESO) | |
Scoperta | ottobre 2015 |
Classificazione | Stella di classe O V |
Classe spettrale | A: O4.5V(n)((fc)):z: B: O5.5V(n)((fc)):z:[1] |
Distanza dal Sole | 160000 al |
Costellazione | Dorado |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 05h 38m 28,456s |
Declinazione | -69° 11′ 69,18″ |
Dati fisici | |
Raggio medio | A: 7,22 B: 7,25[2] R⊙ |
Massa | |
Temperatura superficiale | |
Luminosità | A: 180.000
B: 150.000 L⊙ |
Età stimata | 1 milione di anni |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | +14,38[1] |
Velocità radiale | 262,8 km/s |
Nomenclature alternative | |
2MASS J05382845-6911191, IRSF J05382846-6911192
| |
VFTS 352 è un sistema stellare situato nella Nebulosa Tarantola, nella Grande Nube di Magellano, distante 160 000 anni luce dal sistema solare. Si tratta della binaria a contatto più massiccia conosciuta, formata da due stelle aventi entrambe una massa pari a quasi 30 masse solari e una temperatura superficiale oltre i 40000 K.[2]
La scoperta di questa binaria è avvenuta dopo osservazioni effettuate con il Very Large Telescope dell'ESO, e la notizia è stata pubblicata nell'ottobre del 2015.[2] Le due stelle che compongono il sistema sono di tipo spettrale O, molto calde (40.000 K), luminose e ugualmente massicce, e ruotano una attorno all'altra in poco più di un giorno (1,124 giorni). A causa della loro reciproca vicinanza le loro atmosfere si sono sovrapposte, creando un inviluppo comune, condividendo il 30% circa della loro materia. Si pensa che stelle così estreme siano i maggiori produttori di ossigeno nell'universo.[3]
Binarie a contatto del genere sono molto rare, poiché oltre a una relativamente breve vita per essere così massicce, lo stato nel quale si trovano nell'era attuale è di breve durata. Data la loro vicinanza, si pensa che le poderose forze mareali in atto portino a un notevole rimescolamento della materia al loro interno.[3]
Il futuro di VFTS 352 è incerto, e sono due i possibili scenari previsti: nel caso che le due stelle si fondano, il prodotto finale sarà una stella a rapida rotazione, che potrebbe terminare la sua esistenza come una ipernova del tipo collapsar,[2] in grado di generare una delle esplosioni più energetiche conosciute, un lungo lampo gamma.[3] In un secondo ipotetico scenario, le componenti non si fonderebbero e terminerebbero la loro esistenza esplodendo in supernove, formando uno stretto sistema binario di buchi neri, potenziale fonte di intense onde gravitazionali.[2]