Valérie Perrin (Remiremont, 19 gennaio 1967) è una scrittrice, fotografa e sceneggiatrice francese.
Ha lavorato anche come fotografa di scena e sceneggiatrice con il compagno Claude Lelouch.[1]
Valérie Perrin è nata il 19 gennaio 1967.[2]
L'incontro con Claude Lelouch nel 2006 ha dato il via alla sua carriera cinematografica come fotografa di scena e poi come co-sceneggiatrice degli ultimi film del regista[1], ma sono soprattutto i suoi romanzi a renderla nota al grande pubblico.
Nel 2015 esce il suo primo romanzo, Il quaderno dell'amore perduto (Les Oubliés du dimanche), che ha ricevuto 13 premi, tra cui Prix du premier roman de Chambéry 2016, le prix Chronos 2016, le Choix des libraires 2018 ed è stato tradotto in Italia nel 2016 (arrivando nel settembre 2020 al terzo posto della classifica della narrativa straniera grazie al successo del suo successivo libro[3]) e in Germania nel 2017.
Anche il suo secondo romanzo Cambiare l'acqua ai fiori (Changer l'eau des fleurs), pubblicato nel 2018, ha ricevuto diversi premi tra cui il prix Maison de la Presse che premia un'opera scritta in francese per il vasto pubblico; per la giuria è "un romanzo sensibile, un libro che fa passare dalle risate alle lacrime con personaggi divertenti e accattivanti".[4] Per Libération Next, nonostante una copertina e un titolo considerati un po' semplici, "ci lasciamo prendere da questo turbinio di storie che si intersecano, con il cimitero come protagonista, il cui giardino fiorito e rigoglioso significa speranza".[5] Nel 2019 si classifica al 6º posto nella classifica dei 10 libri più venduti dell'anno per GFK/Weekly Books.[6] In Italia la traduzione del romanzo è stato un caso editoriale, arrivando dopo oltre un anno al primo posto della classifica generale, con circa 9 000 copie vendute in una settimana e 180 000 copie, a settembre 2020, dall'uscita.[3]
Alle elezioni europee del 2019 si candida con il Parti animaliste.[7]
Per Il quaderno dell'amore perduto:
Per Cambiare l'acqua ai fiori:
I romanzi di Valérie Perrin raccontano "storie di vita", mettendo in scena dei personaggi accattivanti e dal percorso di vita atipico. Con uno stile semplice, vivace e a tutto tondo, l'autrice costruisce i suoi romanzi in corti capitoli al fine di dare un ritmo al suo racconto; Changer l'eau des fleurs [15], per esempio, comprende più di un centinaio di capitoli, riassunti ogni volta da un epitaffio poetico.
Valérie Perrin sa innegabilmente raccontare delle storie, i suoi libri sono romanzi coinvolgenti, che "si divorano" ad una velocità folle.[16]
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