Venere in pelliccia | |
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Atto unico | |
Autore | David Ives |
Titolo originale | Venus in Fur |
Lingua originale | |
Genere | Commedia drammatica |
Fonti letterarie | Venere in pelliccia di Leopold von Sacher-Masoch |
Prima assoluta | 13 gennaio 2010 Classic Stage Company, New York |
Prima rappresentazione italiana | 3 aprile 2016 Teatro Fortuna, Fano |
Personaggi | |
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Riduzioni cinematografiche | Venere in pelliccia, regia di Roman Polański (2013) |
Venere in pelliccia (Venus in Fur) è un'opera teatrale del drammaturgo statunitense David Ives, liberamente tratta dall'omonimo romanzo di Leopold von Sacher-Masoch e portata al debutto a New York nel 2010.
Thomas Novachek, un giovane regista e drammaturgo, ha in cantiere una nuova opera teatrale pronta per il debutto sulle scene newyorchesi, una riduzione di Venere in pelliccia di Leopold von Sacher-Masoch. Al termine di una lunga e infruttuosa giornata di provini per individuare l'attrice principale, Thomas lamenta che nessuna tra tutte coloro che hanno sostenuto l'audizione sia all'altezza del ruolo di Wanda von Dunayev, la protagonista. A quel punto bussa alla porta una giovane ed eccentrica attrice, che chiede insistentemente di fare il provino; Thomas rifiuta a causa dell'eccessivo ritardo con cui la donna si è presentata; tuttavia un violento temporale non gli permette di lasciare l'edificio, così Thomas è costretto a farle sostenere l'audizione.
La donna, che si presenta col nome di Vanda Jordan, appare in un primo momento rozza e maleducata, del tutto inadatta al ruolo per cui concorre; tuttavia, nel recitare la parte, si rivela un'attrice di grande talento, ricca di spunti originali sull'opera e sul personaggio. Superata la freddezza iniziale, tra Thomas e Vanda si stabilisce un ambiguo legame: il regista si unisce a lei nella lettura del copione, impersonando lo scrittore Severin von Kushemski. Col passare del tempo, i ruoli dei due si invertono e Vanda diventa l'esigente artistica con ordini precisi da eseguire, mentre Thomas perde terreno e autorità; la donna lo convince a reinserire la scena dell'apparizione di Venere al protagonista, da lui tagliata perché troppo femminista, e pian piano lo mette di fronte al suo latente e vergognoso maschilismo.
Ormai soggiogato da Vanda, Thomas lascia che la donna lo umili al punto da costringerlo a telefonare alla sua fidanzata per lasciarla; in seguito si fa legare da lei a un palo per un presunto gioco erotico: in realtà subito dopo la donna si rivela essere la dea Venere in persona, venuta a vendicarsi per i soprusi dell'uomo sulle donne. Dopo avere recitato dei versi in Greco antico tratti dalle Baccanti di Euripide, Vanda/Venere scompare nel nulla lasciando Thomas al proprio destino.
La pièce fecce il suo debutto nel gennaio 2010, in scena al Classic Stage Company dell'Off Broadway newyorchese; Walter Bobbie curava la regia, mentre Nina Arianda e Wes Bentley interpretavano Vanda e Thomas.[1] Viste le recensioni positive, la produzione fu trasferita al Samuel J. Friedman Theatre di Broadway dall'9 novembre 2011 al 17 giugno 2012, per un totale di 128 rappresentazioni.[2] Hugh Dancy rimpiazzò Bentley nel ruolo di Thomas, mentre Arianda tornò a ricoprire il ruolo di Vanda, che le valse il Tony Award alla miglior attrice protagonista in un'opera teatrale.[3]
Da allora l'opera è stata riproposta numerose volte negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Nel 2013 Venere in pelliccia fece il suo debutto australiano a Queensland e quello canadese a Toronto, mentre nel 2014 debuttò in Francia con il titolo La Vénus à la fourrure.
La prima italiana è andata in scena al Teatro Fortuna di Fano il 3 aprile 2016, per la regia di Valter Malosti, che interpretava anche il ruolo di Thomas; accanto a lui nel cast, Sabrina Impacciatore interpretava Vanda. La produzione è successivamente andata in tournée italiana, toccando, tra gli altri, Cremona, Milano, Torino e Bari tra il 2017 e il 2018.[4] La traduzione del testo era di Masolino D'Amico. Nel 2017 la pièce è andata in scena anche a Londra, all'Haymarket Theatre, per la regia di Patrick Marber e Natalie Dormer e David Oakes nel cast.[5]
Nel 2012 Roman Polanski ne ha realizzato un adattamento cinematografico omonimo, con Emmanuelle Seigner e Mathieu Amalric.[6]