Vernonanthura

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Vernonanthura
Vernonanthura nudiflora
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaVernonioideae
TribùVernonieae
SottotribùVernoniinae
Genere Vernonanthura
H.Rob., 1992
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
Specie
(Vedi testo)

Vernonanthura H.Rob., 1992 è un genere di piante angiosperme dicotiledone della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dal botanico Harold Ernest Robinson (1932-2020) nella pubblicazione " Phytologia; Designed to Expedite Botanical Publication. New York" ( Phytologia 73(2): 66 ) del 1992.[3][4]

Il portamento
Vernonanthura cordata
Infiorescenza
Vernonanthura cordata
I fiori
Vernonanthura nudiflora

L'habitus delle specie di queste piante è di tipo arbustivo e piccolo-arboreo con superfici sia glabre che densamente pubescenti per peli sia semplici che peli a forma di "T". I fusti sono affusolati o angolati; possono essere presenti specie xilopodiali. La parte ipogea del fusto può essere un rizoma o anche tuberosa. Gli organi interni di queste piante contengono lattoni sesquiterpenici.[5][6][7][8][9][10]

Le foglie, da sessili a lungamente picciolate, lungo il fusto sono disposte in modo alterno. La lamina è intera a forma da lineare o lanceolata a oblunga o obovata con base da ottusa a attenuata e apici in genere acuti. I margini sono interi e densamente seghettati. Le venature sono di tipo pennato.

Le infiorescenza, terminali oppure ascellari, sono composte da capolini separati e raccolti in formazioni da tirsoidi a piramidali panicolate o anche corimbose. I capolini (sessili o lungamente peduncolati, omogami e discoidi) sono composti da un involucro formato da 6 - 60 brattee embricate in 4 - 10 serie che fanno da protezione al ricettacolo campanulato sul quale s'inseriscono i fiori tubulosi. Le brattee, subcoriacee, più interne sono persistenti; a volte sono mucronate. Il ricettacolo, piatto, è privo di pagliette (ossia è nudo).

I fiori, da 4 a 30 per capolino, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi).

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: le corolle sono formate da un tubo terminante in 5 regolari lobi; il colore varia da lavanda a porpora o anche bianco; la superficie in genere è glabra; i lobi possono essere incurvati all'esterno.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[12] Le antere, sagittate, alla base sono caudate o ottuse. Le appendici delle antere hanno le pareti sottili, spesso con ghiandole o peli. Il polline è triporato (con tre aperture di tipo isodiametrica o poro), è echinato (con punte) ma non "lophato".[13]
  • Gineceo: lo stilo è filiforme e provvisto di nodi. Gli stigmi dello stilo sono due divergenti e smussati con la superficie stigmatica posizionata internamente (vicino alla base). La pubescenza è del tipo a spazzola con peli poco acuti.[14] L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, a forma cilindrica o prismatica e con 8 - 10 coste (non sono bicornuti e raramente compressi)), hanno la superficie setolosa. All'interno si può trovare del tessuto di tipo idioblasto e rafidi subquadrati allungati; non è presente il tessuto tipo fitomelanina. Il pappo è formato da setole capillari e squamelle.

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

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Le piante di questo gruppo sono distribuite in America Tropicale.[2]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][8][9]

Le piante di questo gruppo appartengono alla sottotribù Vernoniinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[18] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi di Vernoniinae appartengono al clade relativo all'America.[19]

La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[8]

  • le appendici delle antere hanno le pareti sottili, spesso con ghiandole o peli;
  • il polline può essere "lophato", ma anche non "lophato".

Nell'ambito della tribù il gruppo delle Vernoniinae (insieme alle sottotribù Chrestinae e Lychnophorinae) è stato uno degli ultimi a evolversi (occupa quindi una posizione vicina al "core" della tribù).[19] In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù di questo genere (Vernoniinae), era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[9]

I caratteri distintivi per le specie di questo genere ( Vernonanthura ) sono:[8]

  • i lobi della corolla sono privi di peli;
  • il portamento è raramente rampicante;
  • gli acheni hanno dei rafidi subquadrati.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 34.[8][9]

Elenco delle specie

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Questo genere ha 76 specie:

A

B

C

D

F

H

I

L

M

N

O

P

R

S

T

V

W

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 22 novembre 2021.
  3. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 22 novembre 2021.
  4. ^ BHL - Biodiversity Heritage Library, su biodiversitylibrary.org. URL consultato il 22 novembre 2021.
  5. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  6. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  7. ^ Judd 2007, pag.517.
  8. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, pag. XXX.
  9. ^ a b c d Funk & Susanna 2009, pag. XXX.
  10. ^ Robinson 1999, pag. 9.
  11. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  12. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  13. ^ Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
  14. ^ Judd 2007, pag. 523.
  15. ^ Judd 2007, pag. 520.
  16. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  17. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  18. ^ Susanna et al. 2020.
  19. ^ a b Siniscalchi et al. 2019.
  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
  • V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, ISBN 88-7621-458-5.
  • Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
  • Harold Robinson, Generic and Subtribal Classification of American Vernonieae (PDF) [collegamento interrotto], in Smithsonian Contributions to Botany, vol. 89, 1999, pp. 1-116.
  • Carolina M. Siniscalchi, Benoit Loeuille, Vicki A. Funk, Jennifer R. Mandel and José R. Pirani, Phylogenomics Yields New Insight Into Relationships Within Vernonieae (Asteraceae), in Frontiers in Plant Science, vol. 10, n. 1224, 2019.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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