Vicolo del mortaio | |
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Titolo originale | زقاق المدق Zoqāq al-midaq |
Autore | Nagib Mahfuz |
1ª ed. originale | 1947 |
1ª ed. italiana | 1989 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | arabo |
Vicolo del mortaio è un romanzo di Naguib Mahfouz del 1947.
La vita di alcuni abitanti di un vicolo del Cairo nel quartiere di Khan el-Khalili si svolge durante gli anni della seconda guerra mondiale. Il Vicolo del mortaio è un microcosmo lontano dal fragore della vita della grande città, animato da personaggi che vivono, tra le loro botteghe e le abitazioni sovrastanti, un'esistenza spesso misera come Zaita, oscura figura che procura, dietro compenso, mutilazioni ai mendicanti o il "dottor" Bushi che vende dentiere rubate ai cadaveri. Una delle botteghe è quella di Kamil, il venditore di Basbousa, dolce tipico, amico fraterno di Abbas al-Helwu giovane e ingenuo barbiere. Abbas è innamorato di Hamida una bellissima ragazza figlia adottiva di Humm Hamida, inserviente nei bagni pubblici e soprattutto mezzana di matrimoni. Un giorno, fattosi coraggio, il buon Abbas si dichiara alla ragazza e le promette di arruolarsi nell'esercito inglese allo scopo di fare soldi per poterla sposare. Hamida, che è animata da sogni di evasione da quella misera vita e che è attratta dai bei vestiti e dai gioielli che vede indossare da altre giovani, accetta il fidanzamento, seppur riluttante. Abbas cede la sua attività e parte.
Alla sera gli abitanti del vicolo si ritrovano al caffè di padron Kirsha, uomo dedito a droghe e con tendenze omosessuali, in eterna lite con la moglie, che vorrebbe ricondurlo a una vita regolare, e con il figlio Hussein insofferente alla miseria del vicolo e desideroso di andarsene in cerca di fortuna. Al caffè troviamo anche Sayyid Ridwan ex insegnante segnato profondamente dagli eventi della vita e diventato per tutti un "saggio" che dispensa consigli e pareri agli abitanti del vicolo. Un giorno Selim Alwan, proprietario del bazar e uomo più ricco del quartiere, da tempo preso da passione per Hamida, decide di chiedere la sua mano e ripudiare la moglie. La ragazza, che mal aveva sopportato il fidanzamento con Abbas, accetta subito affascinata dalla speranza di ricchezza e di successo. Le cose cambiano però quando Selim Alwan è vittima di un grave attacco di angina che muterà per sempre la sua vita e il suo carattere rendendolo cupo e insofferente. Dopo poco tempo Hamida incontra ad una festa di strada un giovane elegante e attraente che inizia a seguirla e ad aspettarla sotto casa giorno dopo giorno. La ragazza, sperando nell'amore e in una vita migliore, finisce col cedere alla corte serrata di Farag e fugge con lui senza rendersi conto che la sua scelta di vita e di trasgressione la porterà a perdersi per sempre.
Dal romanzo è stato tratto il film Nel cuore della città - Midaq Alley di Jorge Fons (1994).[1]
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