Figlio di Isaac Lévy, detto Lhérie[2], gioielliere e commerciante di curiosità in rue Vivienne, era destinato a subentrare al padre quando, attratto dal teatro, fu assunto come attore nella compagnia di Jules Seveste e Edmond Seveste. Iniziò così il 4 aprile 1826 al Théâtre des Variétés nel ruolo dell'amante della commedia France et Savoie, si fece poi apprezzare per la sua verve comica nel ruolo di cameriere de L'École de bain (5 agosto 1828), assicurando a questo vaudeville un grande successo e si specializzò nei ruoli "en travesti" femminili.
Dal 1829 iniziò a scrivere parodie, spesso con il fratello Léon-Lévy Brunswick e con Léon Vidal, mentre continuava la sua carriera di attore. Nel 1838 si esibì a Bruxelles, ma al suo ritorno si ammalò e perse il senno.
^Atto n° 21/51. Annale alfabetico della città di Parigi, anno 1845. Abitava al 57, rue de Paradis nell'attuale 10º arrondissement.
^Isaac Lévy era originario di Wittelsheim in Alsazia, dove nacque il 15 aprile 1766. Fu il primo a portare il soprannome di Lhérie, ripreso in seguito dai suoi discendenti. È il padre di Salomon-Auguste Lévy detto Auguste Lhérie, antiquario (1799-1868), di Bénéhet Lévy detto Ferdinand Lhérie, incisore (1803-1848), di Brunswick Lévy detto Léon Lhérie, drammaturgo (1805-1859) e di Léon-Victor Lévy detto Victor Lhérie, attore (1808-1845).