Vitis arizonica | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
Ordine | Vitales |
Famiglia | Vitaceae |
Genere | Vitis |
Specie | V. arizonica |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Rhamnales |
Famiglia | Vitaceae |
Genere | Vitis |
Specie | V. arizonica |
Nomenclatura binomiale | |
Vitis arizonica Engelm. | |
Nomi comuni | |
Uva dell'Arizona, Arizona Grape, Canyon Grape e Mountain Grape. |
Vitis arizonica è una specie di vite selvatica nordamericana.[1]
Vitis è latino per vite, mentre arizonica significa della, o dalla Arizona.
L'uva dell'Arizona si trova in natura in California (contea di Inyo), Arizona, Nevada, New Mexico, Texas occidentale, Utah meridionale. In Messico cresce negli stati Sonora, Chihuahua, Coahuila, Durango e Tamaulipas. All'interno dell'Arizona, Vitis arizonica si trova in tutte le contee, ad eccezione di La Paz.
Vite legnosa cespugliosa, debolmente rampicante; fusti generalmente lunghi 2-6 m; i giovani ramoscelli sono densamente lanosi. La specie è dioica (piante o solo maschili o solo femminili). Foglie cordate di pari di lunghezza e larghezza fino a 10 cm, bordi a dentatura irregolare e forma generale a volte appena trilobata, foglie pelose più o meno cotonose, viticci biforcuti alterni alle foglie. I viticci appassiscono rapidamente se non fissati a tutori. Grappoli: piccoli spargoli ramificati con pedicelli degli acini rossastri, acini rotondi o leggermente ovati, piccoli (8-10 mm) di colore violetto. L'uva può essere usata come frutta (esistono varietà a frutto dolce ed altre a frutto amaro). È stata vinificata ed usata per produrre composte o succhi. È consumata soprattutto dalla fauna selvatica, che ne diffonde i semi. E' resistente a clima freddo (montagna) ed arido.
Nota: Vitis arizonica presenta una resistenza geneticamente dominante alla Malattia di Pierce (PD). La ibridazione con altre specie di Vitis permette la trasmissione di questa resistenza.