Figlio dell'attore Ernesto, di formazione liceale, studiò recitazione e diverse lingue straniere. Debuttò come attore al teatro, e recitò presso le più importanti compagnie teatrali, divenendo anche capocomico e coreografo[1].
Nel 1926 esordì nel cinema muto con il film La donna carnefice nel paese dell'oro, ma il film che gli fece guadagnare maggiore notorietà fu girato nel 1929 dal titolo Sole.
La sua carriera cinematografica proseguì anche nel cinema sonoro, interpretando ruoli significativi, non da protagonista, e utilizzato come attore "di carattere", inoltre continuò anche a fare l'attore teatrale, interpretando alcune commedie come È bello qualche volta andare a piedi di Galdieri e Dietro quel palazzo di Campanile[1].