Wenceslao Selga Padilla, C.I.C.M. vescovo della Chiesa cattolica | |
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Luce per illuminare le genti | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 29 settembre 1949 a Tubao |
Ordinato presbitero | 17 marzo 1976 |
Nominato vescovo | 2 agosto 2003 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 29 agosto 2003 dal cardinale Crescenzio Sepe |
Deceduto | 25 settembre 2018 (68 anni) ad Ulan Bator |
Wenceslao Selga Padilla (Tubao, 29 settembre 1949 – Ulan Bator, 25 settembre 2018) è stato un vescovo cattolico filippino.
Nato nel 1949 a Tubao, proviene da una famiglia cattolica; il padre era catechista. Nel 1960 entrò in seminario e nel 1976 fu ordinato sacerdote per la Congregazione del Cuore Immacolato di Maria.
Fu missionario a Taiwan; per sei anni fu superiore provinciale delle province cinesi del suo ordine.
Quando nel 1991 la Mongolia e il Vaticano stabilirono relazioni diplomatiche venne inviato come missionario a Urga (oggi Ulan Bator). Il 19 aprile 1992 venne quindi nominato superiore ecclesiastico della missione sui iuris di Urga.
Si occupò dei bambini di strada, dei senzatetto, dei disabili e degli anziani.[1]
L'8 luglio 2002, avendo papa Giovanni Paolo II istituito la prefettura apostolica di Ulan Bator, ne diventò il primo prefetto. Il 2 agosto 2003 fu elevato alla dignità episcopale, e gli venne assegnata la sede titolare di Tharros. Ricevette la consacrazione episcopale il 29 agosto 2003 dal cardinale Crescenzio Sepe, nella cattedrale di Ulan Bator.[2]
Continuò nel suo ministero dando rifugio ai senzatetto e agli orfani.[3]
Morì il 25 settembre 2018 ad Ulan Bator, pochi giorni prima del suo sessantanovesimo compleanno, a causa di un infarto.[4] Lo sostituì nel 2020 Giorgio Marengo, cardinale dal 2022.
La genealogia episcopale è: