Per un certo periodo aveva lavorato presso lo studio di architettura di Hubbell & Benes a Cleveland, Ohio, e nel 1923 aprì il proprio studio a New York. Nel 1929 su invito dell'architetto George Howe, con studio a Filadelfia, nacque il sodalizio dello studio Howe & Lescaze.
Nel 1930 i due architetti furono invitati a proporre una configurazione ideale per il nuovo edificio per il Museum of Modern Art di New York, in quell'occasione produssero diversi schemi, trovando varie soluzioni per portare luce nelle gallerie.[1]
Tuttavia la loro realizzazione più importante fu il geniale edificio della Philadelphia Saving Fund Society Buiding del 1932, a Filadelfia, la struttura che progettarono non è considerata solo la cosa più bella dello skyline di Filadelfia ma anche il più grande grattacielo dell'International Style in America,[2] caratterizzato da uno stile razionalista, con la pianta libera e la facciata a lastre piane, seguendo la scuola di Louis Sullivan.[3]
Il suo contributo stilistico rientrò nell'ambito funzionalista, evidenziando rotture con la tradizione statunitense.[3]