Ha quindi cominciato a insegnare allo Stonehill College, trasferendosi dopo tre anni al dipartimento di scienze dell'Università di Harvard, e dal 1996 all'Università dell'Indiana.[2]
La storia dell'alchimia medievale ha costituito il fulcro del suo primo lavoro, che include numerosi studi su Ruggero Bacone, ed è culminato con un'analisi condotta sul cosiddetto corpus geberiano, una serie di scritti anticamente attribuiti all'alchimista arabo Jābir ibn Hayyān dell'VIII secolo, alias Geber, di una parte dei quali Newman ha confermato invece la paternità dell'anonimo occidentale del XIII secolo che firmandosi col suo nome si presentava come un suo semplice traduttore, perciò definito il «Geber latino». L'identità dello pseudo-Geber è stata ricondotta in particolare da Newman al francescano italiano Paolo di Taranto,[3] che sarebbe quindi l'ignoto autore della Summa perfectionis magisterii,[4] uno dei testi alchemici più influenti del Medioevo e della storia dell'Occidente,[5] che lo stesso Newman ha ripubblicato in un'edizione critica.[6]
Un altro lavoro di rilievo, incentrato sull'alchimia della prima età moderna, ha riguardato George Starkey, un alchimista americano di origini coloniali che Newman ha identificato con Ireneo Filalete, di cui Robert Boyle fu allievo, e che avrebbe fortemente influenzato anche Isaac Newton.[7] Newman ne ha curato la pubblicazione dei testi di laboratorio insieme a Lawrence M. Principe, ed ampliando ulteriormente la propria indagine sul rapporto tra Starkey e Robert Boyle,[8] ha evidenziato il ruolo di Starkey e della sua contrapposizione a Boyle nella storia della chimica moderna.[9]
Newman ha inoltre sostenuto l'uso prevalente del termine chymia (o chemia) con cui si designava la chimica antica,[10] che non ha senso pertanto distinguere dall'«alchimia» propriamente detta, parola quest'ultima che, a differenza della prima, ha assunto accezioni dispregiative fra gli stessi alchimisti almeno fino all'Ottocento.[11]
Recentemente, Newman ha realizzato con L.M. Principe un progetto web di alchimia online su Isaac Newton (The Chymistry of Isaac Newton), per rendere i suoi testi di laboratorio disponibili al pubblico.[13]
Nel 1982 Newman ha ricevuto il J.R. Premio Partington della Society for the History of Alchemy and Chemistry, e nel 1989 il Premio Alexandre Koyré dell'Accademia Internazionale di Storia della Scienza.
The Summa Perfectionis of Pseudo-Geber. A Critical Edition, Translation and Study, Leida, E. J. Brill, 1991 ISBN 978-9004094642
Gehennical Fire. The Lives of George Starkey, An American Alchemist in the Scientific Revolution, Chicago, University of Chicago Press, 2003; prima edizione: Cambridge (Massachusetts), Harvard University Press, 1994 ISBN 978-0226577142
Late Medieval and Early Modern Corpuscular Matter Theories, serie di articoli in collaborazione con Christoph Lüthy and John E. Murdoch, Leida, E. J. Brill, 2001 ISBN 978-9004115163
Secrets of Nature: Astrology and Alchemy in Early Modern Europe, serie di articoli in collaborazione con Anthony Grafton, Cambridge (Massachusetts), MIT Press, 2001 ISBN 0-262-14075-6
Alchemy Tried in the Fire: Starkey, Boyle, and the Fate of Helmontian Chymistry, con Lawrence M. Principe, Chicago, University of Chicago Press, 2002 ISBN 978-0226577111
Promethean Ambitions: Alchemy and the Quest to Perfect Nature, Chicago, University of Chicago Press, 2004 ISBN 978-0226577128
George Starkey: Alchemical Laboratory Notebooks and Correspondence, con Lawrence M. Principe, Chicago, University of Chicago Press 2004 ISBN 0226577015
Atoms and Alchemy: Chymistry and the Experimental Origins of the Scientific Revolution, Chicago, University of Chicago Press, 2006 ISBN 978-0226576961
The Artificial and The Natural. An Evolving Polarity, serie di articoli in collaborazione con Bernadette Bensaude-Vincent, Cambridge (Massachusetts), MIT Press, 2007 ISBN 0-262-02620-1
Evidence and Interpretation: Studies on Early Science and Medicine in Honor of John E. Murdoch, serie di articoli a cura di Newman e Edith Dudley Sylla, Leida, Brill, 2009 ISBN 978-9004178786
Newton the Alchemist: Science, Enigma, and the Quest for Nature's "Secret Fire", Princeton & Oxford, Princeton University Press, 2019 ISBN 978-0691185033
^ab(EN) William R. Newman (1955) (PDF), su acshist.scs.illinois.edu, Division of History of Chemistry of the American Chemical Society, 2013.
^(EN) William R. Newman, su mypage.iu.edu, homepage dell'Indiana University. URL consultato il 5 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2016).
^Aa.Vv., Studi medievali, pag. 250, Torino, G. Chiantore, 2006.
^Aa.Vv., Nuncius, vol. VIII, pp. 335-337, L.S. Olschki, 1993.
^William R. Newman, Gehennical Fire. The Lives of George Starkey, An American Alchemist in the Scientific Revolution, Cambridge MA., Harvard University Press, 1994.
^William R. Newman e Lawrence M. Principe, Alchemy Tried in the Fire. Starkey, Boyle, and the Fate of Helmontian Chymistry, University of Chicago Press, 2002.
^Newman e Principe, Alchemy vs. Chemistry: The Etymological Origins of a Historiographic Mistake, in «Early Science and Medicine», n. 3 (1998), pp. 32-65: l'uso del termine chymia (in inglese «chymistry») auspicato da Newman e Principe al posto di «chimica precoce» che secondo costoro non rende giustizia al vasto campo di attività in cui operarono personaggi come Starkey, è ora ampiamente riconosciuto, tra gli altri, anche dall'Oxford English Dictionary (cfr. la voce «chemistry» su OED).
^William R. Newman, Gehennical Fire. The Lives of George Starkey, an American Alchemist in the Scientific Revolution, pag. 216, University of Chicago Press, 2003.