Yours Is No Disgrace

Yours Is No Disgrace
ArtistaYes
Autore/iJon Anderson, Chris Squire, Steve Howe, Tony Kaye, Bill Bruford.
GenereRock progressivo
Edito daYes e Eddie Offord
Pubblicazione originale
IncisioneThe Yes Album
Data19 marzo 1971
EtichettaAtlantic Records
Durata9:41

Yours Is No Disgrace è la prima traccia dell'album The Yes Album, pubblicato nel 1971 dal gruppo musicale inglese di rock progressivo Yes.

Si tratta di uno dei brani più noti del gruppo, ed è il primo in cui compare Steve Howe alla chitarra. È anche il primo pezzo in cui la band si cimenta nella sperimentazione di canzoni di durata maggiore, che superano i 4-5 minuti, cosa che caratterizzerà in seguito numerosi brani della band. Alla composizione partecipano tutti i membri del gruppo, e ne risulta, insieme ad altre due tracce dell'album, Starship Trooper e Perpetual Change, uno dei primi esempi di brani complessi e ricercati, in cui si delinea l'abilità degli Yes alla rielaborazione e alle figure ripetitive che si collocano in un insieme coeso.[1]

La composizione della canzone ha avuto importanti contributi da tutti i membri della band. Dopo il riff iniziale, ispirato dalla serie televisiva Bonanza,[2] entra in scena la chitarra di Howe con i primi suoni sincopati e distorti, seguita da un potente duetto tra le tastiere di Tony Kaye e il basso ululante di Chris Squire, e da un a cappella di Jon Anderson. Da qui in avanti, tutti i membri fondono i suoni insieme mentre il brano cresce di complessità fino all'esplosione delle sonorità.[3]

Il testo della canzone fa riferimento, come confermato dallo stesso Anderson,[4] alla guerra del Vietnam e a chi si è trovato a combatterla. Composta agli inizi degli anni settanta, nel pieno del conflitto bellico, pone a confronto il militare in trincea ed il frequentatore del Caesars Palace di Las Vegas, evocando l'ingiustizia della guerra e l'insensibilità delle masse:[5]

(EN)

«Death defying, mutilated armies scatter the earth,
Crawling out of dirty holes, their morals, their morals disappear.
Yesterday a morning came, a smile upon your face.
Caesars Palace, morning glory, silly human, silly human race»

(IT)

«Sfidando la morte gli eserciti menomati si spargono sulla terra
strisciano fuori dalle loro luride buche mentre cadono le barriere morali.
Ieri è giunto il mattino, è apparso un sorriso sul tuo volto
Al Caesars Palace, la gloria effimera, oh stolta razza umana»

  1. ^ Chambers, p. 21.
  2. ^ La recensione di The Yes Album, su kalporz.com. URL consultato il 17-1-2010 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2008).
  3. ^ Welch, p. 103.
  4. ^ (EN) Lorraine Kay, Interview with Jon Anderson from 2006, in Music Street Journal. URL consultato il 17 gennaio 2010.
  5. ^ Chambers, p. 22.

Collegamenti esterni

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