Ásbyrgi, il Rifugio degli Dei, è un canyon situato nell'Islanda del nord. È lungo 3,5 km, e largo 1,1 km, circondato da maestose mura di roccia alte 100 m, che ospitano nidiate di fulmar durante il periodo della nidificazione. La gola è sorprendentemente alberata da una vera e propria foresta di betulle, che possono arrivare anche a 8 m d'altezza, salici, larici cespugli e muschi. Al centro corre per più della metà della sua lunghezza, una solitaria e ripidissima rocca, chiamata Eyjan, l'Isola. Vi è anche un lago chiamato Botnstjörn. Una strada conduce al cuore della vallata.
Le rocce sono veramente particolari. Sulla loro struttura a riccio i geologi fanno molte ipotesi ma è la leggenda a dare la spiegazione: sono le ghignanti facce di un gruppo di Elfi pietrificati da un mago dispotico. Più scientifiche le spiegazioni sui pillows (cuscini), dovuti ad una lava viscosa che avanza a blocchi, o sui tunnel lavici: la parte esterna di un rivolo di lava si solidifica, mentre all'interno la massa calda scorre via lasciando un canale vuoto. La lava a corda invece è il risultato di una lava più fluida che si avvolge su sé stessa.
Già dall'interno del canyon ci si può facilmente accorgere che la muraglia rocciosa che lo circonda forma un immenso ferro di cavallo, la forma risulta ancora più sorprendente ed evidente se si osserva l'area dall'alto. La leggenda vuole che Ásbyrgi abbia avuto origine da uno degli otto zoccoli del cavallo di Odino, Sleipnir, Colui che Scivola Veloce. Secondo la mitologia, di color grigio, dotato di otto zampe, è il migliore cavallo che esista, il più veloce, in grado di cavalcare il cielo e le acque, e anche lungo gli altri mondi. Secondo alcune fonti Sleipnir porta delle rune incise sui denti.
Ásbyrgi ebbe origine da due catastrofiche alluvioni dell'ultimo periodo post-glaciale dello Jökulsá á Fjöllum originate dal parziale scioglimento del Vatnajökull, a più di 150 km verso sud, a causa di eruzioni sotto il ghiaccio, la prima 8-10 000 anni fa, la seconda 3 000 anni fa. Il fiume in seguito cambiò il suo corso, ed attualmente scorre 2 km più ad est.
Ásbyrgi significa letteralmente Rifugio degli dei Asi, la leggenda narra che, quando il popolo islandese tradì gli antichi dei e gettò i loro simulacri nella cascata di Goðafoss, questi non abbandonarono l'Islanda, ma si rifugiarono ad Ásbyrgi, da cui continuano ancora oggi a vegliare sul paese.
Il mito vuole anche che Ásbyrgi sia uno dei luoghi più popolati dall'huldufólk, il Popolo Nascosto.
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