Sono insetti di piccole dimensioni, abbastanza simili ai Flatidi, da cui si distinguono per l'assenza della pruina cerosa e per l'assenza delle granulazioni sulle nervature alari. Il corpo è lungo circa mezzo centimetro e compresso lateralmente, spesso di colore verde. Frequente è il mimetismo criptico: per la forma del corpo, i colori della livrea, la forma e la disposizione delle ali, queste cicaline imitano l'aspetto di una foglia.
I principali caratteri morfologici distintivi risiedono nel capo, nelle ali anteriori e nelle zampe[1][2][3][4].
Il capo è provvisto di due ocelli, disposti sotto gli occhi e ai lati delle carene laterali che decorrono nella regione fronto-clipeale. Le antenne mostrano il secondo articolo ingrossato, carattere tipico della generalità dei Fulgoroidei, e flagello filiforme non segmentato.
Le ali anteriori sono differenziate in tegmine, sono molto ampie nella regione mediana e presentano una fitta venatura reticolata. Hanno un tipico profilo triangolare, con margine costale convesso e margine anale pressoché rettilineo. In fase di riposo sono ripiegate a tetto ma tenute quasi verticalmente ai lati del corpo.
Le zampe sono di tipo cursorio, hanno le tibie posteriori prive di spine laterali e provviste di sole spine apicali. I tarsi posteriori hanno il primo segmento molto breve e il secondo segmento con due piccole spine laterali.
Gli Acanaloniidae sono diffusi principalmente in Centroamerica e Sudamerica e, in misura minore, in altre regioni del mondo. Vivono in ambienti forestali e si nutrono della linfa elaborata prelevata dal floema di piante legnose.
In generale sono insetti privi di importanza economica in quanto controllati naturalmente nel loro ambiente originario, ma in Europa è stata segnalata in diverse regioni, in particolare in Italia, l'introduzione di Acanalonia conica dagli USA[1][5][6][7][8][9]. Per la sua notevole polifagia e per le analogie con Metcalfa pruinosa, questo insetto è considerato potenzialmente dannoso. A conferma di questa tesi è nota la contemporanea presenza di stadi giovanili di A. conica e M. pruinosa nelle stesse infestazioni.
Una revisione (EMELJANOV, 1999) ha scorporato la famiglia degli Issidae spostando alcune sottofamiglie in nuovi inquadramenti tassonomici. Secondo questa proposta, i generi Cotylana, Distiana, Hemitonga, Lollius, Paratonga e Tylana, comprendenti nel complesso 43 specie, andrebbero incluse nella famiglia degli Acanaloniidae[11][12].
^(EN) F. William Ravlin et al, Homoptera Families, su The Orders and Selected Families of Insects, Virginia Polytechnic Institute and State University, Department of Entomology. URL consultato il 1º agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2007).
^(EN) 20-HOMOPTERA. Cicadas, Aphids, Leafhoppers etc (PDF), su General Entomology, Tarleton State University. URL consultato il 1º agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2006).
^(EN) Lecture Notes - Families of Homoptera, su Biology 442 - Biology of Insects, University of Michigan Biological Station. URL consultato il 1º agosto 2008 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2008).
^ V. D'Urso, M. Uliana, First record of Acanalonia conica (Issidae) in Italy, Third European Hemiptera Congress, St. Petersburg, Russia, 8-11 June 2004.
^ V. D'Urso, M. Uliana, Acanalonia conica (Hemiptera, Fulgoromorpha, Acanaloniidae), a Nearctic species recently introduced in Europe, in Deutsche entomologische Zeitschrift, vol. 53, n. 1, 2006, pp. 103-107.
^ R. Nicoli Aldini, E. Mazzoni; M. Ciampitti, Ritrovamento della cicalina neartica Acanalonia conica (Say) (Rhynchota Fulgoromorpha Acanaloniidae) in Lombardia (Italia settentrionale), in Bollettino di Zoologia agraria e di Bachicoltura, vol. 38, n. 3, 2005, pp. 261-264.
^(EN) Murray J. Fletcher, Family Issidae - Issid Planthoppers, su Agricultural Scientific Collections Unit: Identification Keys and Checklists for the leafhoppers, planthoppers and their relatives occurring in Australia and neighbouring areas, New South Wales Department of Primary Industries. URL consultato il 17 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2008).