Agostino Calmet, in lingua francese Augustin Calmet, noto anche come Dom Calmet (Ménil-la-Horgne, 26 febbraio 1672 – Abbazia di Saint-Pierre de Senones, 25 ottobre 1757), fu un religioso benedettino appartenente alla Congregazione dei Santi Vitone e Idulfo; esegeta famoso, divenne abate dell'Abbazia di Saint-Pierre de Senones.
Proveniente da modesta famiglia (il padre era maniscalco), si distinse presto per la sua attitudine allo studio, tanto che i genitori lo fecero entrare nel priorato benedettino di Breuil. All'età di 15 anni entrò all'Università di Pont-à-Mousson e seguì i corsi di retorica tenuti dal gesuita, padre Ignazio d'Aubrussel (futuro confessore della regina di Spagna).[1] Al termine di questi studi entrò nella Congregazione benedettina dei Santi Vitone e Idulfo. Compì il suo noviziato presso l'Abbazia di Saint-Mansuy di Toul e prese i voti il 23 ottobre 1689. Successivamente venne inviato a studiare filosofia presso l'Abbazia di Sant'Apro di Toul e di teologia presso quella di San Gregorio a Munster. Ordinato prete il 1º marzo 1696 ad Arlesheim, nei pressi di Basilea, celebrò la sua prima Messa nell'abbazia di Munster il 24 aprile dello stesso anno.
Egli ricevette l'incarico di commentare le Sacre Scritture presso l'abbazia di Moyenmoutier e presso quella di Munster, quindi venne nominato priore a Lay-Saint-Christophe (1714-1715)[2] divenendo successivamente abate di Saint-Léopold a Nancy (1718).
Egli consultò tutte le biblioteche del suo Ordine, compilando numerosi saggi storici. Nel 1728 venne nominato abate dell'Abbazia di Saint-Pierre a Senones, capitale del Principato di Salm. Fu proprio in quest'abbazia che egli lavorò negli ultimi anni della propria vita, intrattenendo una fitta corrispondenza con numerosi eruditi del suo tempo.
Fu qui che scrisse il suo Dissertazioni sopra le apparizioni de' spiriti, e sopra i vampiri, o i redivivi d'Ungheria, di Moravia e di Silesia (Traité sur les apparitions des anges, des démons et des esprits et sur les revenants, et vampires de Hongrie, de Bohème, de Moravie et de Silésie) che fece scrivere a Voltaire nel suo Dictionnaire philosophique :
«Quoi ! C'est dans notre XVIIIe siècle qu'il y a eu des vampires ! C'est après le règne des Locke, des Shaftesbury, des Trenchard, des Collins; c'est sous le règne des d'Alembert, des Diderot, des Saint-Lambert, des Duclos qu'on a cru aux vampires, et que le RPD Augustin Calmet, prêtre, bénédictin de la congrégation de Saint-Vannes et de Saint-Hydulphe, abbé de Senones, abbaye de cent mille livres de rente, voisine de deux autres abbayes du même revenu, a imprimé et réimprimé l'Histoire des Vampires, avec l'approbation de la Sorbonne, signée Marcilli!»
«Ecco! È nel nostro XIII secolo che ci sono stati dei vampiri! È dopo il regno dei Locke, dei Shaftesbury, dei Trenchard, dei Collins; è sotto il regno dei d'Alembert, dei Diderot, dei Saint-Lambert, dei Duclos che si è creduto ai vampiri e che il RPD Augustin Calmet, prete benedettino della Congregazione di san Vitone e di sant'Idulfo, abate di Senones, abbazia di cento mila lire di rendita, vicino ad altre due abbazie dalla medesima rendita ha stampato e ristampato la Storia dei Vampiri, con l'approvazione della Sorbona, firmato Marcilli!»
Sempre critico, Voltaire consultò ciò non di meno le opere di Calmet, si appoggiò spesso alla sua prodigiosa erudizione per elaborare i propri scritti, in particolare per il suo Dizionario filosofico.
Una via del centro di Nancy porta ancor oggi il suo nome fin dal 1867.[3]
Una via di Metz, sita nel quartiere del Sablon, porta il suo nome dal 1934.
A Commercy (Mosa) ed a Senones (Vosgi) piazze portano il nome di Calmet.
Il suo monumento funebre è stato eretto nell'Abbazia di Saint-Pierre de Senones e riporta l'elenco delle sue opere principali.
L'opera di Dom Augustin Calmet è eclettica e prolifica. I suoi principali scritti sono:
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