Alessandro Barbero al Festival della mente di Sarzana nel 2012
Nel 2012 gli viene assegnato il Premio Le Goff[6] e nel 2018 vince il Premio Alassio per l'informazione culturale.[7][8] Nel 2020 gli viene assegnato il riconoscimento Testimone del tempo durante la 53ª edizione del Premio Acqui Storia.[9]
Alessandro Barbero al Festival del Medioevo nel 2017
È divenuto un punto di riferimento della sinistra italiana in rete[10] dopo aver rivelato che, da giovane, è stato iscritto al PCI[11] e dopo aver dichiarato nel 2011 di essere comunista[12].
Barbero ha preso posizione contro la cosiddetta "Risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre 2019 sull'importanza della memoria europea per il futuro dell'Europa", che condanna tutti i regimi totalitari sia nazifascisti sia comunisti,[13] affermando:[11]
«I Parlamenti di ogni tipo non dovrebbero mai esprimersi sulla storia, sulla memoria, anche con le migliori intenzioni. In questo caso le intenzioni non erano nemmeno le migliori. Il Parlamento è stato intrappolato in una risoluzione che veniva da Paesi la cui storia è totalmente diversa dalla nostra, che si ostinano a pensare che i nazisti erano meglio dei comunisti, come la Polonia, dove si cerca di non far ricordare l'entusiasmo con cui molti polacchi hanno partecipato allo sterminio degli ebrei. Nella loro concezione distorta può nascere l'idea che la falce e martello faccia orrore quanto la svastica.»
Barbero giudica inoltre «altrettanto limitata» la visione secondo cui il comunismo si identificherebbe «con lo stalinismo e con i regimi dei paesi del Patto di Varsavia».[14] In occasione delle elezioni amministrative del 2021, si schiera a favore del collega e candidato sindaco di Torino Angelo d'Orsi, sostenuto da una coalizione di sinistra.[15][16]
Il 21 gennaio 2024 annuncia l'imminente pensione dalla cattedra di Storia medievale all'Università del Piemonte Orientale[17], lasciandola effettivamente nel successivo mese di ottobre 2024[18].
Il 29 ottobre 2024 riceve honoris causa il diploma in Archivistica, paleografia e diplomatica conferito dalla Scuola di Archivistica, paleografia e diplomatica presso l'Archivio di Stato di Firenze[19].
Nel 2012, in collaborazione con Piero Angela, pubblica Dietro le quinte della Storia, riprendendo la formula delle conversazioni didattiche televisive con il giornalista conduttore di Superquark. Nel 2016 per la Salerno Editrice pubblica il saggio Costantino il Vincitore, che propone un'indagine sulle fonti e sulla figura del primo imperatore romano cristiano. Per la medesima casa editrice è anche direttore della collana "Aculei" dedicata ai grandi avvenimenti storici[21].
Dal 2007 al 2022 ha collaborato a una rubrica di usi e costumi storici nella trasmissione televisiva RaiSuperquark. Dal 2013 al 2017 è stato membro del comitato scientifico della trasmissione Rai 3Il tempo e la storia[22][23], mentre dal 2017 è membro di quello di Passato e presente[24].
Dal 2013 è conduttore del programma a.C.d.C. in onda su Rai Storia. Nello stesso canale, nel 2020 è andato in onda il documentario da lui condotto Alighieri Durante, detto Dante. Nel 2021 conduce il documentario Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte.
La neutralità di questo paragrafo sull'argomento storia è stata messa in dubbio.
Motivo: Polemiche di due riviste di comunità ebraiche, non specializzate in storia, verso uno storico
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In una intervista del 2018 ha dichiarato che gli archeologi israeliani non trovarono tracce della Città di David, del Regno di Israele e del Regno di Giuda nello strato di terra che sarebbe dovuto corrispondere alla loro epoca, concludendo che tali realtà bibliche non sono mai esistite. Tale conclusione è stata contestata e rifiutata in ambito ebraico,[31][32] mentre in ambito specialistico è stata ritenuta una semplificazione.[33] In particolare le tracce di villaggi, alcune menzioni di capi locali nella corrispondenza diplomatica tra l'Egitto e altri regni del vicino Oriente e la Stele di Merenptah (che elenca tutti i popoli sconfitti dal faraone attorno alla fine del XIII a.C.), fanno supporre la presenza di insediamenti che, sebbene da una parte non costituivano un regno unitario,[34] dall'altra parte confuta la supposizione che in tale zona vi fosse solo "qualche focolare di nomadi", come affermato da Barbero.[33] È stato inoltre rilevato che tra gli studiosi della materia e gli archeologi esistono diverse scuole di pensiero sul tema e che l'esposizione di Barbero ha trascurato le scuole "più possibiliste".[35]
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Motivo: quale fonte secondaria terza e autorevole sostiene che "è doveroso notare" la "essenziale concordanza", ecc.? Vedi discussione
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Tuttavia è doveroso notare come le affermazioni di Barbero si trovano in essenziale concordanza con le tesi della scuola 'minimalista' dell'archeologia biblica e della filologia semitica. Si veda per esempio ciò che scrive Giovanni Garbini:
"Il quadro storico del X secolo [...] è comunque tale da fare escludere la possibilità che esso sia compatibile con quello che la Bibbia presenta per lo stesso periodo. Nei circa ottanta anni che precedettero la campagna palestinese di Sheshonq non c'è posto per l'impero costruito e mantenuto da David all'incirca tra il 1000 e il 960 a.C. e conservato per quarant'anni dal famoso ma imbelle Salomone. I Filistei non furono distrutti da David, ma soltanto respinti da Yezreel ottanta anni più tardi delle vittorie attribuite a David e ciò accadde dopo la campagna di Sheshonq. Ancor prima della mancata conferma archeologica (basterà ricordare l'inconsistenza urbanistica di Gerusalemme e la mancanza di qualsiasi traccia del tempio di Salomone), sono innumerevoli le contraddizioni dello stesso testo biblico che hanno messo in crisi il presunto impero davidico."[36]
Inoltre:
"Secondo il racconto biblico, il regno di Israele, eliminata la figura posticcia di Geroboamo I, ha inizio nei decenni finali del X sec a.C., all'incirca nel periodo della spedizione di Sheshonq. È tuttavia difficile pensare che vi sia un rapporto diretto fra questi due avvenimenti, sia perchè non sembra che nella tradizione ebraica il raid efiziano abbia avuto un'importanza particolare sia perchè vi sono motivi per affermare che il regno di Tirsa esistesse già prima del 920 a.C. La vicinanza cronologica tra i due momenti è invece la conseguenza della peculiare visione storica dei più recenti storiografi ebrei, secondo la quale il passato di Israele fu immaginato come lo sviluppo parallelo di due entità politiche nate contemporaneamente dalla dissoluzione di uno stato unitario considerato quasi come un'età dell'oro. In realtà la coesistenza di due regno, quello di Israele a nord e quello di Giuda a sud, fu solo parziale e risultato di storie diverse; è del resto significativo che mentre per il nord si può parlare di monarchie già nel X secolo, Gerusalemme sembra inesistente fino all'VIII sec. a.C.[37]
Per ulteriori posizioni nell'accademia contemporanea a supporto delle affermazioni di Barbero circa l'inesistenza della monarchia unita Davidica si vedano i lavori di Israel Finkelstein,[38]Mario Liverani,[39] e ulteriori lavori di Garbini. [40][41]
Il mito angioino nella cultura italiana e provenzale fra Duecento e Trecento, collana Biblioteca Storica Subalpina, Torino, Deputazione subalpina di storia patria, 1983.
L'aristocrazia nella società francese del Medioevo. Analisi delle fonti letterarie (secoli X-XIII), Bologna, Cappelli, 1987. - Collana Storia e Società, Roma-Bari, Laterza, 2021, ISBN 978-88-581-4527-2.
Un santo in famiglia. Vocazione religiosa e resistenze sociali nell'agiografia latina medievale, Torino, Rosenberg & Sellier, 1991, ISBN88-7011-433-3.
Amministrazione e giustizia nell'Italia del Nord fra Trecento e Settecento: casi di studio, con Giovanni Tocci, Bologna, Patron, 1994.
Benedette iene, in Francesco Antonioli (a cura di), La Bibbia dei non credenti. Protagonisti della vita italiana sfidano il Libro dei libri, Casale Monferrato, Piemme, 2002, pp. 124-127, ISBN 88-384-6504-5.
Il ducato di Savoia. Amministrazione e corte di uno stato franco-italiano, 1416-1536, Collana Quadrante, Roma-Bari, Laterza, 2002, ISBN 88-420-6708-3.
La guerra in Europa dal Rinascimento a Napoleone, Roma, Carocci, 2003, ISBN 88-430-2697-6.
La battaglia. Storia di Waterloo, Collana I Robinson. Letture, Roma-Bari, Laterza, 2003, ISBN 88-420-6979-5. [tradotto in 6 lingue].
Bonifacio VIII e la casa di Francia, in Bonifacio VIII. Atti del XXXIX Convegno storico internazionale. Todi, 13-16 ottobre 2002, Spoleto, Fondazione Centro italiano di studi sull'alto Medioevo, 2003, ISBN 88-7988-406-9.
A che ora si mangia? Approssimazioni linguistiche all'orario dei pasti (secoli XVIII-XXI), collana Elements, n. 1, Macerata, Quodlibet, 2017, ISBN978-88-229-0046-3.
Napoleone e l'arte della guerra. A partire da Guerra e pace di Lev Tolstoj, in Romanzi nel tempo. Come la letteratura racconta la storia, Roma-Bari, Laterza, 2017, ISBN978-88-581-2916-6.
Caporetto, Collana Cultura storica, Roma-Bari, Laterza, 2017, ISBN978-88-581-2980-7.
Inventare i libri. L'avventura di Filippo e Lucantonio Giunti, pionieri dell'editoria moderna, Collana I fondamenti, Firenze, Giunti, 2022, ISBN978-88-098-6191-6.
"Storiografia di Corte del Quattrocento piemontese", in AA.VV., Piemonte medievale. Forme del potere e della società. Studi per Giovanni Tabacco, Collana Saggi, Torino, Einaudi, 1985, ISBN978-88-065-8248-7.
Storia d'Europa e del Mediterraneo, diretta da, 15 voll., Roma, Salerno, 2006-2017, ISBN 88-8402-525-7.
riedita da Il Corriere della Sera col titolo La Storia. Italia, Europa, Mediterraneo. Dall'antichità all'era della globalizzazione, 30 voll., Milano, RCS MediaGroup, 2016.
^Alessandro Barbero - Curriculum vitae (PDF), su upobook.uniupo.it, Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro. URL consultato il 22 gennaio 2020.
^Barbero e il suo "Dante", su Istituto Italiano di Cultura di Lione. URL consultato il 5 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2022).
«Io sono di sinistra, non ne ho mai fatto mistero. E il più di sinistra, qui, è Angelo d’Orsi (...) Io non mi occupo quasi mai del presente — scherza il professore —, ma non perché cerchi rifugio nel passato: in generale penso che le città italiane, Torino compresa, abbiano bisogno di sindaci che abbiano risorse da mettere in campo.»
^Per un 25 aprile di classe a Milano, su ilpartitocomunista.it, 13 aprile 2018. URL consultato il 16 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2020).
^Giovanni Garbini, Scrivere la Storia di Israele, Paideia Editrice, Brescia, 2008, pp.60-61..
^Giovanni Garbini, Scrivere la Storia di Israele, Paideia Editrice, Brescia, 2008, p.63..
^Le tracce di Mosè. La Bibbia tra storia e mito, Carocci, Roma 2002 e 2011, ISBN 978-8843060115.
^Oltre la Bibbia. Storia antica di Israele, Laterza, Roma-Bari, 2003, ISBN 88-420-7060-2.
^Storia e ideologia nell'Israele antico, Brescia, Paideia, 1986.
^Giovanni Garbini, I Filistei: Gli Antagonisti di Israele, Paideia Editrice, Brescia, 2012.
^edizioni precedenti, su premiomanzonilecco.it. URL consultato il 4 agosto 2019.
^Curriculum vitae di Alessandro Barbero, su lett.unipmn.it, Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale. URL consultato il 10 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2008).