Alf Prøysen | |
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Nazionalità | Norvegia |
Genere | Folk Pop |
Periodo di attività musicale | 1948 – 1970 |
Strumento | Voce Chitarra |
Etichetta | Columbia Records Fontana Records |
Alf Prøysen, all'anagrafe Alf Olafsen[1] (Rudshøgda, 23 luglio 1914 – Oslo, 23 novembre 1970), è stato uno scrittore, poeta e cantautore norvegese, interprete di canzoni popolari e per bambini, in particolar tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta[2], nonché autore di racconti per ragazzi e considerato come tale una figura centrale nella letteratura norvegese moderna[1][2].
Tra i brani più famosi da lui interpretati, figurano Husmannspolka, Tango for to, Lillebrors vise, Du ska få en dag i mårå, Julekveldsvise, Jørgen Hattemaker, Musevisa, Romjulsdrøm, ecc.[1][2][3] Fruttuosa fu la sua collaborazione con i compositori Finn Ludt e Bjarne Amdahl.[1]
Alf Olafsen, in seguito noto con il nome d'arte di Alf Prøysen, nasce a Rudshøgda, nel comune di Ringsaker, il 23 luglio 1914.[1][2][3] I suoi genitori sono Olaf Andreassen e Julie Mathiasdatter.[1]
Nel 1931/1932, mentre frequenta una scuola a Ringsaker, inizia ad usare lo pseudonimo Alf Prøysen.[1] E proprio a partire dagli anni trenta, inizia a scrivere poesie e canzoni, che vengono inizialmente pubblicate nel giornale Arbeidermagsinet.[2]
Nel 1938, pubblica la poesia Røde geranier ("Gerani rossi") e l'anno seguente la poesia To vugger ("Due culle").[1]
L'anno seguente lascia a Ringsaker per trasferirsi a Oslo.[1]
Il suo vero e proprio debutto letterario avviene però nel 1945, con la pubblicazione della raccolta di racconti Dørstokken heme. Hedmarksfortellinger.[2] Due anni dopo, fa anche il proprio debutto discografico[1], incidendo il 45 giri Bare pappa hadde tid /Frøken gi meg himlens nummer.[3]
La fama raggiunta attraverso i passaggi radiofonici porta alla vendita di 135 000 copie della sua raccolta di canzoni popolari intitolata Drengstu'viser.[1]
Nel 1948 si sposa con Else Storhaug[1] e nel 1950 pubblica uno dei suoi romanzi più celebri, Trost i taklampa[2], adattato anche per il teatro[2].
Nella primavera del 1970, partecipa ad alcuni programmi musicali trasmessi in televisione.[1]
Olaf Prøysen muore a Oslo il 23 novembre 1970[1][2][3], sconfitto dal cancro[2] all'età di 56 anni. È sepolto nel cimitero di Æreslunden.[1]
Nello stesso anno, gli viene assegnato postumo il Norsk kulturråds ærespris.[2]
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