Amanita echinocephala | |
---|---|
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Basidiomycota |
Classe | Basidiomycetes |
Ordine | Agaricales |
Famiglia | Amanitaceae |
Genere | Amanita |
Specie | A. echinocephala |
Nomenclatura binomiale | |
Amanita echinocephala Carlo Vittadini, Lucien Quélet | |
Sinonimi | |
Amanita solitaria |
L'Amanita echinocephala è una specie di Amanita non molto ricercata, ma abbastanza facile da distinguere fra specie velenose con verruche per il cappello biancastro e il gambo assottigliato.
Carnoso, emisferico, poi convesso, ornato da verruche ben attaccate e di aspetto vario, di colore bianco lucente da giovane, poi assume tonalità opache o leggermente azzurrognole.
Libere, ventricose, di colore leggermente verdastro-pallido.
Cilindrico, slanciato e robusto, bianco e bulboso alla base.
Bianco, fragile.
Dissociata in verruche, bianca.
Bianca o con tonalità delle lamelle.
Estate-autunno, terreni calcarei e stagioni calde. Specie rara.
Commestibile di scarso valore. Per la sua rarità si consiglia di non raccoglierla, o meglio, se la si vuole consumare, al limite raccogliere solo esemplari adulti e privi di spore.
Dal greco "ekinos", appuntite, spinose (in riferimento alle verruche).
Differenza tra le due sono le lamelle rosa salmone.