Andrea Carrea | |||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | |||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1958 | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | |||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||
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Andrea Carrea, detto Sandro (Gavi Ligure, 14 agosto 1924 – Cassano Spinola, 13 gennaio 2013[1]), è stato un ciclista su strada italiano. Professionista dal 1949 al 1958, si affermò come uno dei gregari di Fausto Coppi, vincendo anche una tappa al Giro di Romandia 1952.
Corridore dalle buone doti di passista, debuttò nel 1940 e durante la seconda guerra mondiale fu anche internato in Germania. Nel dopoguerra fu attivo come dilettante col il G.S. SIOF di Pozzolo Formigaro, allenato da Biagio Cavanna, vincendo due titoli nazionali nella specialità della cronometro a squadre, oltre a una Milano-Tortona.[2]
A fine 1949 passò professionista nella Bianchi di Fausto Coppi, squadra in cui, insieme a Ettore Milano e Michele Gismondi, si affermerà come uno dei fedelissimi del Campionissimo. Nelle stagioni seguenti seguì Coppi in otto Giri d'Italia e due Tour de France, corsi con la maglia della Nazionale italiana; proprio al Tour de France, nel 1952, riuscì a indossare la maglia gialla al termine della nona tappa. Concluse la carriera agonistica nel 1958.
Si è spento nel 2013, ormai ottantottenne, ed è stato sepolto nel cimitero di Cassano Spinola, poco distante dal mausoleo dove riposa Costante Girardengo.