Angiopteris evecta | |
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Angiopteris evecta | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheophyta |
Divisione | Polypodiophyta |
Classe | Polypodiopsida |
Sottoclasse | Marattiidae |
Ordine | Marattiales |
Famiglia | Marattiaceae |
Genere | Angiopteris |
Specie | A. evecta |
Nomenclatura binomiale | |
Angiopteris evecta (G.Forst.) Hoffm., 1794 |
Angiopteris evecta (G.Forst.) Hoffm. è una felce della foresta pluviale appartenente alla famiglia delle Marattiaceae, originaria della maggior parte del Sud-est asiatico e dell'Oceania.[1] La sua storia risale a circa 300 milioni di anni fa e si ritiene che abbia le fronde più lunghe tra tutte le felci del mondo.
A. evecta è una felce perenne sempreverde con fronde bipennate molto grandi. Il rizoma a forma di tronco è massiccio e misura fino a 1 m di diametro. Le parti più vecchie del rizoma giacciono sul terreno mentre la crescita più nuova può sollevarsi verticalmente fino a 1,2 m di altezza.
Le fronde arcuate, lucide e verdi, che emergono dalla punta del rizoma, possono raggiungere fino a 9 m di lunghezza e 2,5 m di larghezza, con il picciolo verde carnoso che costituisce 2 m di quella lunghezza.[2][3][4] Si dice che siano le fronde di felce più lunghe del mondo,[5][6] e nonostante le loro enormi dimensioni non hanno tessuti legnosi di rinforzo nelle fronde per mantenerle erette, ma sono sostenute interamente dalla pressione idraulica della linfa.[7] Ai lati del picciolo, dove la pianta su sviluppa dal rizoma, si trovano stipole piatte, arrotondate, coriacee, a forma di orecchio, che possono misurare fino a 15 cm di diametro.
Le fronde sono bipennate con circa 9-12 paia di pinne che misurano fino a 150 cm dilunghezza e 45 cm di larghezza. Ogni pinna porta circa 30-40 paia di pinnule e sia il rachide principale che le rachille secondarie (nervature centrali) sono pulvinate (gonfie alla base).[8][9] Gli sporangi sono portati sulla parte inferiore delle pinnule, molto vicino al margine, in gruppi di 5-8 coppie opposte.[2][7] Le dimensioni complessive di questa felce possono arrivare fino a 7 m in altezza e 16 m di larghezza.[2][10][11]
Angiopteris evecta è originaria del Sud-est asiatico e dell'Oceania, dallo Sri Lanka e dal Bangladesh a ovest fino alla Melanesia, Micronesia e alla Polinesia a est, e dal Giappone a nord fino all'Australia settentrionale e orientale a sud. È stata introdotta nella maggior parte dell'Asia tropicale, così come in Madagascar e in alcune parti delle Americhe tropicali. È naturalizzata nelle Hawaii, in Giamaica, in Costa Rica e a Cuba.[1][10][12][13]
La specie cresce nella foresta pluviale su terreni molto ricchi, spesso di origine vulcanica e preferisce un clima molto caldo e umido. Di solito è una pianta del sottobosco nella foresta pluviale ben sviluppata, specialmente lungo le rive dei torrenti in profondi burroni riparati dove c'è un buon drenaggio e un'abbondante fornitura di acqua dolce, ma occasionalmente si trova in situazioni più esposte.[11][14]
I rizomi amidacei vengono mangiati dopo una lunga lavorazione per rimuovere le tossine, utilizzati per profumare l'olio di cocco, per insaporire il riso e per produrre una bevanda inebriante.[9]
Quando introdotta in un'area con un clima adatto, A. evecta può creare fitte popolazioniche inibiscono le Specie locale.[15] È considerata una specie invasiva in Costa Rica, Cuba, Giamaica e Hawaii, dove in tutti i casi è sfuggita alle piantagioni nei giardini botanici. È stata introdotta anche in molti paesi tropicali ed è ripetutamente sfuggita alla coltivazione.[9]