Anodontosaurus | |
---|---|
Cranio olotipo (CMN 8530) di A. lambei | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Superordine | Dinosauria |
Ordine | † Ornithischia |
Famiglia | † Ankylosauridae |
Sottofamiglia | † Ankylosaurinae |
Genere | † Anodontosaurus Sternberg, 1929 |
Nomenclatura binomiale | |
† Anodontosaurus lambei Sternberg, 1929 | |
Specie | |
|
Anodontosaurus (il cui nome significa "lucertola senza denti") è un genere estinto di dinosauro ankylosauride vissuto nel Cretaceo superiore, circa 72,8-67 milioni di anni fa (Campaniano-Maastrichtiano), in quella che oggi è la Formazione Horseshoe Canyon Formation, nel sud dell'Alberta, Canada. Il genere contiene due specie: la specie tipo A. lambei e A. inceptus.[1][2]
L'Anodontosaurus era un ankylosauride di media taglia, quadrupede, terricolo ed erbivoro. Come altri ankylosauridi, l'Anodontosauro possedeva una spessa armatura che proteggeva il dorso, il collo e parte della coda. In particolare, la coda era larga e appuntita e il suo apice era corazzato e dotato di una mazza caudale. Il cranio presenta diverse caputegulae postoculari, ossia piccole placche poligonali d'osso sulla superficie dorsale del cranio e nella parte posteriore dell'occhio.
Coombs sostenne l'ipotesi che l'esemplare AMNH 5266 rappresentasse un giovane citando che i centri vertebrali non erano fusi nelle loro arcate neurali e che le costole sacrali non erano neppure fuse alle vertebre e all'ileo. Altri caratteri morfologici che sostengono che l'esemplare fosse un giovane, includono:
Nel 1971, Walter Coombs concluse che esisteva una sola specie di ankylosauride durante il Campaniano del Cretaceo superiore del Nord America, perciò sinonimizzò le specie Anodontosaurus lambei, Dyoplosaurus acutosquameus e Scolosaurus cutleri in Euoplocephalus tutus.[3] La sinonimizzazione di Anodontosaurus lambei in Euoplocephalus tutus fu generalmente accettata e quindi l'esemplare CMN 8530 fu assegnato ad E. tutus.[4] Tuttavia, seguendo la ridescrizione di Dyoplosaurus come un genere valido, di Arbor et al. (2009), [4] in un astratto presentato alla conferenza SVP 2010, Victoria Arbor considerò l'Anodontosaurus come un genere distinto da Euoplocephalus, per via di alcune caratteristiche distintive come la morfologia degli ornamenti del cranio e il mezzo anello cervicale, nonché per la morfologia della mazza caudale, compresa la presenza di osteodermi a punta triangolare. Pertanto ha riassegnato tutti gli esemplari di ankylosaurini della Formazione Horseshoe Canyon, precedentemente riferiti ad Euoplocephalus, ad Anodontosaurus.[2]
La validità di Anodontosaurus venne formalizzata in tre studi. Il primo, pubblicato da Paul Penkalski e William T. Blows nel 2013, ha nuovamente convalidato Scolosaurus.[5] Il secondo studio, di Penkalski (2013), ha nominato e descritto il genere Oohkotokia dal Montana sulla base di resti che si pensava originariamente fossero riferibili ad Euoplocephalus. Penkalski (2013) ha eseguito una piccola analisi filogenetica su alcuni campioni di ankylosauridi. L'unico esemplare di Anodontosaurus incluso in questa analisi era il suo olotipo. L'Anodontosaurus è stato posto in una politotomia con l'olotipo di Euoplocephalus e alcuni esemplari a cui è riferito, mentre l'Oohkotokia è stato collocato in un clade con Dyoplosaurus e dei campioni che si ritiene rappresentino Dyoplosaurus o Scolosaurus.[1] In uno studio basato sui risultati del suo estratto SVP del 2010, Arbor insieme a Philip Currie ha formalizzato la riconvalida di Anodonotsaurus, e un esemplare dalla Formazione Dinosaur Park, TMP 1997.132.1, è stato riferito ad Anodontosaurus che estende la gamma stratigrafica del genere indietro di alcuni milioni di anni.[6] Nel 2018, l'esemplare di DPF, tuttavia, fu in seguito reso l'olotipo di una nuova specie del genere Anodontosaurus, ossia A. inceptus.[7]
Il seguente cladogramma si basa su un'analisi filogenetica degli Ankylosaurinae condotta da Arbor e Currie (2015):[8]
Ankylosaurinae |
| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L'Anodontosaurus fu nominato da Charles Mortram Sternberg, nel 1928, basandosi sull'olotipo CMN 8530, uno scheletro parzialmente conservato che includeva il cranio, un semianello cervicale, parte dell'armatura e altri resti postcraniali.[9] Lo scheletro, malamente schiacciato[1], fu raccolto da Sternberg nel 1916 in una cava del Canadian Museum of Nature, 8 miglia a sud-ovest di Morrin.[9] L'esemplare venne raccolto dalla parte superiore della Formazione Horseshoe Canyon più bassa (unità 2), risalente alla fine del Campaniano fino al più antico stadio del Maastrichtiano del Cretaceo superiore, circa 71-70,2 milioni di anni fa.[1][10] Il nome generico significa "lucertola senza denti" in greco antico. Il nome fu ispirato dal fatto che il danno della compressione dell'esemplare aveva rimosso i denti, spostando allo stesso tempo vari elementi tondi e piatti sotto il cranio e in cima alla mascella inferiore sinistra, fuorviando Sternberg nell'assumere che delle grandi "piastre di triturazione" avessero sostituito la normale dentizione.[4] Il nome specifico, lambei, onora Lawrence Morris Lambe, geologo canadese e paleontologo del Geological Survey del Canada, dove è stato riposizionato l'olotipo.[9]
Nel 1986, Coombs esaminò il campione AMNH 5266, al momento da lui riferito ad Euoplocephalus, e determinò che si trattava di un esemplare giovane. L'esemplare si componeva di cinque centri vertebrali, un arco neurale, una vertebra dorsale e due costole sacrali, l'ischio destro, l'arto posteriore destro completo, il piede destro, un dito sinistro incompleto e vari altri frammenti. L'esemplare AMNH 5266 fu scoperto nel 1912 a Red Deer River ed è stato raccolto da Barnum Brown con l'aiuto di Peter Kaisen, George Olsen e Charles M Sternberg nei sedimenti della Formazione Horseshoe Canyon.[11]