Di origini russe[senza fonte], esordisce nel 1985 con Biographie comparée de Jorian Murgrave, un romanzo che lo inserisce subito tra i nomi più noti della fantascienza. Per qualche anno continua a muoversi in questo genere, pubblicando romanzi dagli accenti celiniani nella prestigiosa collana di fantascienza «Présence du futur». Nel 1987 riceve il Grand Prix de l'Imaginaire con Rituel du mépris. Nello stesso anno, partecipa alla raccolta Malgré le monde del groupe Limite, con Emmanuel Jouanne e Francis Berthelot.
Dal 1990, in seguito all'incomprensione critica della raccolta, Antoine Volodine abbandona la fantascienza per lanciare il concetto di «letteratura post-esotista», corrente letteraria animata da una fusione tra realtà e fantasia, scarto onirico e tensione politica[1]. Vicini all'opera di Daniela Hodrová e ossessionati dal Tibet, i suoi romanzi - avanguardisti e mostrano un mondo in disfacimento - sono pubblicati sotto la firma di numerosi pseudonimi, tra cui Manuela Draeger e Lutz Bassman.
Tra i romanzi tradotti in italiano, si ricordano Scrittori (Clichy, 2013), Undici sogni neri (Clichy, 2013), Angeli minori (L'orma editore, 2016) e Terminus radioso (66thand2nd, 2016), a cui seguono, pubblicati sempre dalla medesima casa editrice, Il post-esotismo in dieci lezioni, lezione undicesima (2017) e Gli animali che amiamo (2017).
Des enfers fabuleux, Denoël, «Présence du Futur», 1988
Lisbonne, dernière marge, Minuit, 1990. Tradotto in italiano con il titolo Lisbona, ultima frontiera, Clichy, 2017
Alto Solo, Minuit, 1991
Le Nom des singes, Minuit, 1994
Le Port intérieur, Minuit, 1996
Nuit blanche en Balkhyrie, Gallimard, 1997
Vue sur l'ossuaire, Gallimard, 1998
Le Post-exotisme en dix leçons, leçon onze, Gallimard, 1998. Tradotto in italiano da Anna D'Elia con il titolo Il post-esotismo in dieci lezioni, lezione undicesima, 66thand2nd, 2017
Nos animaux préférés: Entrevoûtes, Seuil, Fiction & Cie, 2006. Tradotto in italiano da Anna D'Elia con il titolo “Gli animali che amiamo”, 66thand2nd, 2017
Écrivains, Fiction & Cie, Seuil, 2010. Tradotto in italiano con il titolo Scrittori, Clichy, 2013.
Onze rêves de suie, L'Olivier, 2010 (pubblicato con lo pseudonimo di Manuela Draeger). Tradotto in italiano con il titolo Undici sogni neri, Clichy, 2013.
Songes de Mevlido, Seuil, 2013.Tradotto in italiano da Anna D'Elia con il titolo Sogni di Mevlidò, 66thand2nd, 2018
Terminus radieux, Seuil, Fictions & Cie, 2014 (Prix Médicis 2014). Tradotto in italiano da Anna D'Elia con il titolo Terminus radioso, 66thand2nd, 2016.
Frères Sorcières, Seuil, 2019. Tradotto in italiano da Anna D'Elia con il titolo Streghe fraterne, 66thand2nd, 2021
Les filles de Monroe, Seuil, 2021. Tradotto in italiano da Anna D'Elia con il titolo Le ragazze Monroe, 66thand2nd, 2023
Sara Bonomo, Antoine Volodine, «Entretien», in Matteo Majorano, Le goût du roman, Bari, B. A. Graphis, 2002, p. 243-254.
Sara Bonomo, La métaphore 'sans filet'. Antoine Volodine ou le cirque comme littérature, Annali della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Terza Serie, 2002-2003, XVI, Fasano, Schena Editore, p. 205-230.